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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Rever.do Padre,1
La giovane ammalata2
continua a star bene, anzi è il secondo giorno che la febbre l’ha lasciata;
comincia ad avere appetito ed a parlare chiaro.
Le è stata carissima la cera, che la
Sig.ria V.ra le ha mandata, e la tiene
con divozione. Le spiace assai di non poterla vedere; io per tranquillarla le
ho promesso che, qui venendo, farà la carità d’andare a benedirla.
A Sua Altezza3 è morto un figlio di 9 anni,4
per cui è dolentissimo. Tutto ha fine; l’eternità sola non si compie. Questo
pensiero ben ponderato basta per vincere tutti gli ostacoli, che il nemico può
suscitare.
Ho ricevuto la pregiatissima sua
lettera, nella quale con maggiore fermezza mi fa conoscere che Iddio vuole
essere servito da me in Venezia.5
Adoro la sua santissima volontà e
sono contenta di servirlo come vuole e dove vuole; ma la promessa che le feci,
di non nasconderle ciò che penso, mi obbliga a parteciparle una - 129 -
nuova
tentazione, la quale ho disprezzata e cerco di trascurare anche presentemente.
Povero Padre! io m’assicuro ch’Ella
avrà creduto di più persuadermi, ponendo la seguente riflessione nella sua
lettera, cioè che potrebbero credermi
stanca di stare in Convento, s’io andassi a mia casa; ma che vuole? Parmi
che questo supporre delle persone servirebbe ad avanzarmi nell’amore di Dio,
essendo proprio dei seguaci del Salvatore l’essere disprezzati per suo amore.
Conosco ch’Ella potrà rispondermi: è temerità l’esporsi a cose grandi, quando
non si sa soffrire con allegrezza le piccole. Ah, Padre mio! preghi per me e
faccia pregare, acciò io sempre segua la sua voce, che Pastore la veggo datomi
dal Signore; oh allora sì sarò certa di non errare!
Bacio a Lei ed al
R.do Co. D. Marco la mano, pregandoli di tutte benedirci
Umilis.ma
Dev.ma Obb.ma Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Venezia li 20 Marzo 1839
Al Molto Reverendo Signore
Il
Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi – Ancona6
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