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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Mia cara Antonietta,¹

Oh quanti pensieri mi desta il vostro silenzio! Non so cosa più pensare. Io vorrei persuadermi che ciò dipendesse dall’essere voi occupata, ma converrebbe non conoscervi per potersi a questo appigliare; so come sapete bene distribuire il tempo quando la carità lo esiga.

Credete, mia cara, ogni volta che mi date nuove di vostra famiglia, voi sempre esercitate la detta bella virtù, perché il mio cuore è veramente gratissimo a tutto ciò che con tanta bontà e gentilezza ricevette dalla vostra famiglia.

Spesso mi viene in mente che qualcuno di voi sia obbligato a letto. È vero che ciò serve per farmi meritare, adorando anche in questo l’amabilissima volontà del Signore; ma che volete, mia cara, finché siamo in questo mondo, una qualche volta pare di dover giustamente condiscendere alla nostra povera umanità, innocente sollievo, quando questo non si opponga al nostro caro Gesù, perché sarei più presto contenta di morire che eseguire ciò che contrario fosse a Dio (s’intende, sempre assistita dalla sua santa grazia, perché non farei da me stessa altro che peccati).

Vi prego dunque compiacermi dandomi nuove di vostra salute e dei vostri carissimi fratelli,² ai quali mi presenterete umilissima, raccomandandomi alle loro orazioni.

Fatemi anche sapere come crescono nel santo amore di Dio le Adoratrici,³ e come va la Pia Opera;⁴ qui Dio la benedice. Voi pregate, acciò per la mia superbia non abbia a trattenere la sua mano.

Credetemi nel Cuor di Gesù e di Maria

                   Vostra Aff.ma nel Signore Sorella

                                   Suor Maria Rachele Guardini

Venezia Marzo 1839

Alla Stimatissima Signora

La Sig. Antonietta Zanzotti – Trento