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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Eccellentissimo Sig. Professore,1
La giovane Anna Moro mi ha
partecipato che la Sig.ria V.ra
Eccellentis.ma l’ha invitata a pranzo, offerendole cortesemente che altra sua
compagna seco approfittasse.
Io non ho potuto subito condiscendere
a ciò senza il permesso del nostro Superiore, che è il benignissimo Monsignore
Balbi, il quale saggiamente ha risposto che la necessità ha voluto si ponesse
la giovane nel Civico Ospitale, dove tanta carità ed assistenza ella ricevette;
vuole dunque la gratitudine che non si neghi questo a chi, dopo Dio, tutto le
deve.
Le nostre Regole vietano di portarsi
a pranzare fuori dell’Istituto, ma riconoscendo la vita della giovane Moro come
donataci dalla Sig.ria V.ra
Eccellentissima, così permette Monsignore che la stessa approfitti di sua bontà
con altra compagna; pregandola di ricevere questa permissione come una piccola
prova di quel molto, che sente il nostro cuore, per tutto quello ch’Ella operò
in favore della suddetta giovane; assicurandola che mai ci scorderemo di
ricordarla al Signore, acciò le doni una lunga vita, che tanto bene sa
adoperarla, glorificando così Iddio.
Mi sarà sommamente caro, se Ella lo
crede, avere fra noi la giovane, la quale potrà qui continuare la cura, che
adatta le fosse.
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Piena di stima ho l’onore di dirmi
Umilis.ma
Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 20 Aprile 1839
All’Eccellentissimo Signore
Il Sig. Professore Rima
Venezia
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