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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo
Padre,1
Ho ricevuto la pregiatissima di Lei in
data dei 30 Aprile, alla quale io risponderò con semplicità, com’Ella desidera.
Se avvenisse quello che mi propone
riguardo al Sig. Professore, io direi ch’Ella impazzisce, o almeno lo chiamerei
un pusillanime. So che la pusillanimità non piace al caro Gesù, e per questo mi
sforzo di generosamente servirlo, quand’anche ne senta le più vive ripugnanze,
guidata però dalla fede che m’assicura non errerò nell’obbedienza. Ma che vuole
caro Padre, il buon Gesù dispose ch’io dovessi essere da Lei diretta, benché
poca propensione ne sentisse il mio amor proprio; soffra dunque, la prego,
ch’io la faccia meritare, col tenerla continuamente esercitata nella pazienza;
e s’accerti che mi troverà, coll’aiuto di Dio, sempre pronta ad obbedire,
quantunque mi sembrasse di commettere i più grandi falli, quali sempre li
parteciperò per adempire al dovere di Figlia.
Monsignore ha ricordato a Sua Altezza2 la promessa visita; ma il Signore, che vede i cuori, permise
ch’egli mancasse di parola, perché non commettesse qualcuna di noi atti di
compiacenza. Ringraziamo il Signore che ci guarda anche dal male, che non
prevediamo.
Ieri ho ricevuto il Sonetto3 pel Sig. Professore Rima; oggi - 169 -
anderò
dal Sig. Barone Pascotini, per pregarlo di riceverne la dedica.4
Faccia la carità di tutte benedirci,
acciò corrispondiamo alle tante grazie che il Signore ci usa.
L’altro giorno ho avuto la visita
della Dalmistro5 con varie Sorvegliatrici; il primo Martedì
anderò anch’io a Murano, per la unione.6
Piena di rispetto ho l’onore di dirmi
Umilis.ma
Dev.ma Obb.ma Figlia
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia [5] Maggio 18397
Al Molto Reverendo Signore
Il
Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi – Bergamo
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