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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Mia Cara,1
Ho sentito con piacere che i vostri
cari fratelli sono sani.2
Desidero che il Signore li conservi, perché sanno tanto bene usare del tempo e
della loro salute.
Godo pure intendere che il Signore
tenga visitata voi con degli incomodi, essendo questi un vero espediente per
purificare l’anima, che con rassegnazione li riceve.
Ah! troppo preziosa è la mano che a
voi li presenta, per non goderne. Sì, mia cara, godeteli; ed il vostro cuore in
essi mai si turbi, e ciò quand’anche vi sembrasse di essere ingrata al
Donatore.
Mi rallegra sommamente l’udire che il
Signore vi ha dato un Parroco zelante.3 Io posso proprio dire di aver osservato che dallo zelo del Pastore
dipende la santificazione della greggia.
A vostra consolazione ed a gloria di
Dio dirovvi che le cose dell’Istituto progrediscono bene. Pochi giorni sono, Sua
Eminenza, l’ottimo Cardinale Patriarca di qui, ci visitò e ci tenne un bel
discorso, dove dichiarò il piacere che prova vedendo Iddio glorificato con
questa nuova Istituzione.4
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A mio riguardo devo dirvi che sembrami di essere
in un continuo sogno, perché sono sempre più meravigliata, pensando che il
Signore abbia scelto un istrumento tanto inetto per un’opera così grande; per
cui, in mezzo a questa sorpresa, ammiro la sua onnipotenza.
Voi, mia cara, pregatelo spesso per
me, acciò abbia d’arrendermi e corrispondere agli amorevoli suoi benefici,
perché debbo confessare che l’infinita sua bontà li versa sopra di me
indegnissima a larga mano.5
Corrispondete, vi prego, ai saluti di
tutti, ed alle loro orazioni raccomandate la povera anima mia. Oh quanto godo,
pensando che tra poco ci troveremo per sempre in Paradiso. Spero sarà maggior
la nostra gloria, anche per esserci per amore di Dio divise qui in terra
Vostra
Aff.ma Amica
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia Maggio 1839
Alla Stimatissima Signora
La Sig.ra Antonietta Zanzotti
Trento
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