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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo
Padre,1
Sua Eminenza2 mi ha chiesto
conto di Lei e mi ha eccitata di presto darle nuove della visita da lui fatta
alla Pia Opera nella Parrocchia di S. Pantaleone, che veramente lo ha
consolato.
Prima però mi faccio dovere di
annunciarle che, la scorsa settimana, ho tenuto l’unione di S. Nicola di
Tolentino3 e quella di Murano,4 e dei Santi Apostoli,5 ed anche di S. Pantaleone.
Tutte trovai in buon ordine;
nell’ultima è stato concertato che, dovendo Sua Eminenza fare la Visita
Pastorale in quella chiesa, si unissero le Cooperatrici della Pia Opera, onde
presentargliela bene organizzata.
Ieri ho avuto la consolazione di
assistere nove povere fanciulle, da noi istruite, alla loro prima Comunione, le
quali erano tanto infervorate che il cuor loro palpitava con grande veemenza, - 209 -
per cui qualcuna più sensibile piangeva
dirottamente. Furono anche ammesse alla Cresima otto da noi preparate.
Oggi ha esaminato la Dottrina; finita
la quale, intanto che Sua Eminenza si è fermata nella Classe delle adulte,
abbiamo ordinato la Pia Opera.
Avevo apparecchiato il Prospetto,
acciò sua Eminenza potesse vedere tutti i Drappelli distintamente. Le
Cooperatrici e fanciulle erano tutte concorse.
Quando lo ho veduto appressarsi a me,
mi sono inginocchiata. Egli mi ha benedetta con le mie Figlie; indi gli ho
presentato il Prospetto ed il libro, dov’è scritto il succinto di ciò che viene
detto nelle unioni mensili.6
Egli ne lesse tre di queste, dimostrando un vero piacere. Poi ha passato tutti
i Drappelli, interrogando le Sorvegliatrici ed Assistenti.
Compiuto ciò, si è congratulato col
Sig. Parroco,7 perché ha
dato mano a così bella Opera.
Poi ha encomiato Maria Rachele, la
quale nulla merita, benché ardentemente brama di vedere negli altri quel bene
ch’ella non fa, e che spera opereranno le altre Suore in avvenire.
Poi ha continuato il suo discorso,
rivolgendolo alle Cooperatrici, le quali erano tutte contente. Finito questo,
nuovamente si è consolato meco per aver trovato così ben disposta la Compagnia.
Lo stesso ha mostrato meraviglia,
intendendo da Monsignor Balbi il numero grande di ragazze che viene nell’orto
la festa;8 per cui ci disse: questo è un vero bene.
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Il Parroco protestava mille obbligazioni
all’Istituto ed io l’assicuravo del nostro piacere in potergli essere
vantaggiose.
Sua Eminenza si compiaceva, quando
scherzosamente disse: « il Sig.
Parroco seppe bene approfittarsi e provvedersi di ciò che la Provvidenza Divina
gli ha mandato ». Così è stata
finita la visita.
Adoriamo e ringraziamo il Signore di
tanta carità che ci usa, e Lei lo preghi acciò corrispondiamo a tanta sua
infinita misericordia.
Monsignor Vescovo di Brescia9 mi diede una prova della bontà del paterno suo cuore, mandando un
Sacerdote di colà, per vedere come mi trovo. Lo stesso mi ha dato la bella
nuova che il provvido Iddio ha mandato al detto Monsignore una gran somma di
denaro, acciò abbia da effettuarsi l’Istituto delle Adoratrici.10 Ella può immaginarsi quanto sia di questo
contenta.
Direi di più, ma Maria Rosa11 non vuole che più scriva.12 Lascio per obbedire, pregandola di tutte benedirci. Faccia grazia
presentarmi doverosa a tutta la sua Famiglia.
Le bacio la sacra mano ed ho l’onore
di dirmi
Umilis.ma
Dev.ma Obb.ma Figlia
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 10 Giugno 1839
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto R.do Sig. Co. D.
Luca Passi – Bergamo
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