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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima Sorella,1
Eccovi, mia cara, pervenuta alla meta
dei vostri desideri,2 per
quanto è possibile in questa valle di miserie; ora vi resta a combattere con un
nemico di meno nel pellegrinaggio vostro; armatevi dunque da forte onde
possiate vincere ed ottenere così la corona apparecchiata ai soli violenti.
Ho pregato e fatto pregare anche da
piissimi Religiosi, acciò il Signore vi conceda tutte quelle grazie e quei
mezzi che vi abbisognano per giungere al possesso del Sommo Bene.
Voi non vi dimenticate della vostra
Rachele, la quale adora la volontà di Gesù che buono dispose [che] lei venisse
in questa grande città, onde maggiormente vegga quanti mali vi sono nel mondo,
e come sia necessario far conoscere questo infinito Amore.
Sì adoperatevi, mia cara,
coll’orazione, onde ottenere la conversione di molti induriti cuori; pregate
dunque, per carità, affinché otteniate per tutti la grazia che sia conosciuto
ed amato il caro Gesù.
Vi raccomando anche quello che guida
la mia povera anima. Ah, possa egli conoscere chiaramente per qual via la debba
condurre, per cui la divina volontà sia eseguita.
Vi confesso che più volte, ma
particolarmente ai piedi del Crocefisso, sfogo il mio dolore per la contrarietà
che provo - 228 -
di soprastare a quest’Opera, che il
misericordioso Iddio tanto largamente benedice. Vi assicuro che se per infinita
carità del Signore non fossi sostenuta dalla fede, la quale mi fa volere tutto
quello ch’Egli vuole, io mi sarei già fuggita e nascosta all’occhio adulatore
del mondo.
Della mia salute vi dirò ch’è
discreta, avendo però sempre riguardo a questo corpo, che dovrei maltrattare
onde compensasse almeno in parte le offese che ha recate all’amabilissimo Gesù.
Vi lascio, mia cara, nei Cuori
Santissimi di Gesù e di Maria, nei quali io spero di essere in ispirito da voi
visitata.
Salutatemi tutte quelle persone che
mi avete nominate nella vostra, e raccomandatemi alle loro orazioni, ed io,
subito che il mio dovere mi permette, andrò dalla Sig.ra
Rosa Dabalà3 per raccomandarle l’anima vostra.
Addio, mia cara, contentiamoci di
essere divise in quest’esilio, per trovarci per tutta l’eternità unite a lodare
e benedire Iddio
la Vostra
Aff.ma nel Signore Sorella
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 28 Giugno 1839
Alla Reverenda Madre
La R.da Madre Carolina
Costanza Mangiagalli
al
Matris Domini – Bergamo
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