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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto
Rever.do Padre,1
Nell’altra mia,2 ella avrà inteso che il R.do
Sig. Parroco di S. Cassano3 avea deciso che, per la Santa protettrice della
compagnia di detta parrocchia, avrebbe fatto qualche cosa per solennizzarla;
questa è la visitazione di Santa Elisabetta,4 ma essendo caduta in giorno di lavoro,5 dispose la seguente domenica, cioè il giorno 7,
e mi faccio dovere narrarle cosa venne fatto.6
La Chiesa era vestita a festa, i
banchi della stessa erano coperti di seta; le cooperatrici e fanciulle atte
alla santa Comunione erano sopra questi, e le fanciulline in altri dietro.
Il Sig. Parroco celebrò e fece un
bellissimo discorso sopra l’importanza di esercitarsi nella carità; alla
Comunione della Santa Messa, comunicò quelle che erano apparecchiate, ed
ascendevano al N° di 100; poi altro Sacerdote celebrò, intanto che faceano il
ringraziamento; compiuto il quale ho distribuito alle fanciulle il regolamento
di vita, ed ho eccitate le Sorvegliatrici ed Assistenti a sempre più impegnarsi
per operare a gloria del Signore.
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Sono state anche tenute le unioni di
Murano,7 de’ Santi
Apostoli,8 di S.
Pantaleone,9 e de’
Carmini,10 e colla
grazia del Signore vanno bene; anzi nell’ultima Compagnia che ho nominata, è
stato deciso che il giorno 2011 del corrente faranno qualche cosa per
solennizzare Santa Margherita da Cortona, ch’è la Santa protettrice di questa
compagnia.
Da qualche giorno ho incominciato la
Scuola esterna; senza volerlo mi sono trovata obbligata di ricevere 4 sorelle
che scandalezzavano il vicinato per la loro lingua.12
Subito si sparse voce che facciamo
Scuola; e non ho più potuto esentarmi dal ricevere fanciulle; ora il N° di
queste è 20, e le madri continuavano a pregare, ma la ristrettezza del luogo
non mi permetteva di poterne accettare molte, quando mi venne in mente di
scrivere a un benefattore,13
pregandolo d’indicarmi come potevo parlargli d’una cosa che riguardava la sola
gloria di Dio.
Tosto che gli scrissi, venne
all’Istituto, intese il mio bisogno, e vide la ristrettezza in cui si trovano
le povere fanciulle; esaminò il luogo rovinoso da ristaurare, e mosso dal
Signore mi ordinò di fargli sapere qual era la spesa, la quale
l’imprenditore l’ha ristretta a 340 lire austriache.
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Mandai il preventivo all’ottimo Signore, il quale assunse la spesa.14
Piena di confusione devo confessare
che Iddio piove le sue benedizioni sopra di noi, e fammi grande timore il
conoscere la miseria mia; è vero che, infinitamente misericordioso, largisce
sopra chi più n’abbisogna; ma, infinitamente anche giusto, saprà ritirarsi non
trovando corrispondenza.
Ella, caro padre, mi faccia la carità
di ringraziarlo, e lo preghi acciò mi conceda la grazia di conoscere l’infinita
sua bontà, acciò non abbia mai ad abusare de’ paterni ed amorevoli benefici.
Nell’ultima sua, mi chiede conto
della mia salute; questa è meschina, anzi omisi finora a scriverle, perché il
giorno 8 e 9 sono stata obbligata a letto. Adoro l’amabile volontà di Dio, che
tutto permette per il meglio; e solo mio dispiacere è quello di essere
obbligata ad accarezzare questo corpo, che ben altro meriterebbe.
Mi lusingo che la mia cara Mamma15 nonché Lei stiano bene, e questo mi consola assai.
Lascio per non attediarla, pregandola
di salutarmi tutte anche le mie Sorelle. Le bacio la sacra mano e la prego di
tutte benedirci
Umilis.ma
Dev.ma Obb.ma Serva ed indegna Figlia
Suor Maria Rachele
Guardini
Li 11-7-39
Al Molto Reverendo Signore
Il R.do Sig. D. Antonio
Farina
Professore di Teologia Pastorale – Vicenza
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