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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto R.do Padre,1
Io m’immagino ch’Ella attenderà con
desiderio la descrizione della vestizione di Salesia,2 la quale doveva succedere il giorno 26, ma così
non fu.
L’avevo fatta ritirare nella sua
stanza, perché premettesse 8 giorni di raccoglimento alla vestizione, quando è
venuto Monsignore3 per esaminarla.
Egli era avvertito dei difetti che
questa possedeva, per cui credeva proprio che facesse un anno di noviziato, non
avendola trovata prudente ed obbediente com’eraci stato promesso dal
R.do Padre Stenghel,4 il quale ce la diede per una gemma, da me trovata contraria fino
dal primo momento.5
Ella si ricorderà ciò, perché lo
aveva attribuito al fervore di mia fantasia; ma che cosa vuole? il Signore
permette ad una miserabile, quale io sono, che conosca i difetti degli altri, - 263 -
al primo vederli, facendomi scorgere nel tempo
stesso ch’io più d’ogni altra commetterei il male, se la sua infinita carità
non mi sorreggesse continuamente.
Monsignore la esaminò ed era disposto
di vestirla, quando sostenuto avesse un anno di noviziato.
Ella ricusò ed ebbe così occasione di
accertarsi anche il Superiore della indocilità della stessa. Ei è venuto a
raccontarmelo, ed io gli dissi che questo mostrava il non essere chiamata dal
Signore a questo Istituto, perché le Suore devono vestire uno spirito
mortificato, e la vita loro deve essere con Gesù crocefissa.
Essa si è consigliata ed hanno deciso
non essere per noi. Così ieri, alle ore 6 pomeridiane, si è assentata da qui.
Io ho ringraziato il Signore colla
recita del Te Deum, contentissima di
questo, perché troppo dolore proverei, se vedessi vestire una che non avesse il
vero spirito.6
Mi sono scordata dirle nell’altra mia
che il falegname dell’Istituto assunse il ristauro della scuola per 340 [lire]
austriache,7 le quali mi
fece avere l’ottimo Sig. Conte,8
che (ometto il nome, perché non vuol essere nominato) ringraziommi per aver
usato la maggior economia.
Io spero che tra poco potranno
abitarla, essendovi il pavimento di tavole, delle quali pure il muro è foderato
dove si appoggiano.
Lascio per non attediarla, pregandola
di presentarmi doverosa con tutti di sua rispettabile famiglia ed anche coi - 264 -
R.di Sacerdoti di Calcinate;9 mi raccomandi alle orazioni di tutti.
Faccia la carità di benedirci e mi
creda piena di rispetto
Umilis.ma
Dev.ma Obb.ma Figlia
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 25 Luglio 1839
Al Molto Reverendo Signore
Il R.do Sig. Co. D. Luca
Passi
Bergamo
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