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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Mia Diletta,¹

Vi mando, con questa bell’occasione, la carta per la Benvenuti e Girardini, che furono ascritte al Sacro Cuore; voi poi mi dite che non fate niente, anzi che siete addolorata.

Ditemi per chi vivete o respirate voi? Parmi udirvi dire: vivo perché Dio lo vuole. Ebbene non siete contenta di questo suo volere?

Se titubate a rispondere, gli dirò io che siete contentissima, e che adorate la sua volontà santissima tanto nelle afflizioni che nelle consolazioni.

Accertatevi, mia cara, il buon Gesù vi ama e per questo permette che temiate; senza il santo timore non fareste altro che commettere cose al Cuor suo amorosissimo contrarie; ma guardate, mia cara, di non eccedere, perché offendereste l’infinita misericordia del nostro Iddio, che per infinita sua carità ci diede l’Unigenito suo Figliuolo, il quale non rifiutò di assumere l’umana carne, patendo tutto ciò che di più barbaro si può immaginare, onde darci così un pegno sicuro della nostra salvezza quando noi la vogliamo.

Coraggio adunque, mia cara, e nel conoscimento di vostra miseria vi conforti l’amore che vi porta il caro Gesù.

Godo che il R.do D. Bortolo² abbia un’ottima compagnia pel suo viaggio alle acque. M’assicuro che il minerale di

queste non gli gioverà tanto, quanto la quiete con la cara compagnia del buon Servo di Dio.

Pregate molto per me e credetemi la vostra nel Signore. Corrispondete, vi prego, ai saluti di tutte quelle persone che mi avete nominate, raccomandandomi alle orazioni loro

                                    Vostra Aff.ma

                                     Suor Maria Rachele Guardini

Venezia li 27 Luglio 1839

Alla Stimatissima Signora

La Sig.ra Antonietta Zanzotti

Trento