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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Pregiatissima e Carissima Elisa,1
Oh! quanto mi ha dato piacere, l’udire
dalla carissima sua come fu consolata dal Signore. Sia Egli sempre benedetto!
Io lo pregherò, acciò voglia sempre più accrescere nel cuore della carissima
Elisa il fuoco del suo santo amore.
Ella dice bene, il mondo non può saziare l’anima creata per Iddio. Oh! se tutti
comprendessero questa verità, non vi sarebbero nel mondo tanti disordini; ma le
passioni sono la causa dell’accecamento di molti, che vorrebbero esser felici e
non trovano il mezzo per divenirne, perché il cuor loro non ama il solo degno
di essere amato; e così agitati non sanno discernere il vero bene.
Dalla sua ho sentito pure la perdita
che ha qui fatta dell’amabile sua sorella,2 la quale volle il Signore togliere dal mondo
perché la malizia non la seducesse.
Sono sensibile al dolore che sente la
Degnis.ma sua Sig.ra Madre,3 alla quale non oso dire nessuna parola di
conforto, perché, per misericordia di Dio, sa confortarsi nel caro Gesù. La
prego di presentarmi ad essa doverosa.
Lei brama sapere come sto di salute.
Le dirò, mia cara, che il misericordioso Iddio mi tiene spesso, anzi potrei
dire continuamente visitata, in modo però di essere atta ad operare, eccettuata
una qualche giornata ch’Egli vede che ho maggior - 270 -
bisogno
di raccoglimento. Allora permette ch’io sia più aggravata, perciò necessitata
di stare in letto.
Questo avvennemi nella scorsa
settimana; motivo per cui ho differito a riscontrare la gentilissima sua
lettera; ma oggi per la prima volta sorto per andare all’Oratorio.
La lascio, mia cara, ne’ Cuori
Santissimi di Gesù e di Maria ed in essi mi creda
Umilis.ma
Obbl.ma Aff.ma Serva
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 4 Agosto 1839
Alla Stimatissima Signora
La Sig.ra Contessa Elisa
Conti
Vicenza
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