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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Illustrissimo Sig. Conte,1
Ho manifestato alla Giustina2 fino a dove giunge la carità della Sig.ria
V.ra Illustrissima, di farsi un dovere di ciò che tanti
altri si esenterebbero pregati.
Io non avrei mai osato di fargliene
parola, trovandomi abbastanza soddisfatta ch’Ella abbia conceduto alla buona
Giustina di porsi in prova del noviziato.
Confesso a di Lei consolazione che
dal momento che ricevetti dalla bontà di Lei il permesso, mi diede la stessa
maggiori prove del suo sentimento e della vocazione sua.
Ora adempisco alla promessa fattami
dal generoso suo cuore; l’abito, che indosserà Teresa compreso fazzoletto e
velo, costa L. A. 47.
Io sono gratissima a tutto ciò che fa
per noi. È vero quello ch’Ella mi disse, che il Signore l’ha posta nel mondo
nudo; questo è per ognuno di noi, ma da pochi viene considerata questa verità.
Ella partirà da questo, vestito non di un abito corruttibile, ma di quello
della carità, la quale Lo distinguerà anche nella Celeste Gerusalemme.
Le desidero buona campagna. Mi farà
somma grazia, se lascierammi sapere come colà si troverà di salute. Perdoni
della libertà e si accerti che la grazia, operata da Dio nell’anima sua, è la
sola causa, per cui m’interesso tanto.
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La Pavan3 e tutte le mie Figlie sono grate alla di Lei
memoria.
Piena di rispetto ho l’onore di dirmi
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 30 Agosto 1839
All’Illustre Signore
Il Sig. Conte Francesco Revedin
S.P. Mani
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