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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume II. LETTERE 1838–1839.
    • LETTERE 1839. 8 gennaio – 30 dicembre. nn. 18–220.
      • 128
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Reverendo Signore,1

Ella disse molto bene, dicendo che la Signora Barbara Pagani non ha bisogno né d’acquistare, né riformare lo spirito suo.

Troppo fortunata mi chiamerei, se tutte le mie Figlie dotate fossero di tanta virtù, quantunque ho tutti i motivi per ringraziare Iddio dei loro buoni diportamenti; pure la Signora Barbarina avanza qualcuna nello spirito di mortificazione.


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La stessa ha veduto l’ordine dell’Instituto ed anche una qualche Congregazione mensile,2 per cui ha dimostrato d’essere soddisfatta sì dell’uno che delle altre.

In ritornando da Venezia il Sig. Co. D. Luca, spero concerteranno qualche cosa, se Dio glielo ispirerà;3 intanto resto col piacere d’avere conosciuto una così buona creatura, e nelle orazioni sue confido.

Piena di rispetto le bacio la sacra mano ed ho l’onore di segnarmi

      Umilis.ma Dev.ma Serva

                                    Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia li 4 7bre 1839

 

Al Molto Reverendo Signore

Il R.do Sig. D. Giuseppe Cerabotani4

Lonato di Brescia





1 ASDR, reg. I [pp. 68-69]. Giuseppe Cerabotani, secondogenito di cinque figli, nacque a Lonato il 1-2-1805 da Angelo e Maria Bioni. Nella famiglia fiorirono molte vocazioni, uomini di ingegno e scienziati. Giuseppe, terminato il ginnasio a Lonato, passò (1820) al seminario di Verona per i corsi di retorica e di teologia. Si distinse per la pietà, la disciplina e il profitto nello studio. Essendo morto (1827) il vescovo di Verona, fu ordinato sacerdote a Brescia (20-9-1828) da mons. Gabrio M. Nava. Il nuovo vescovo di Verona, mons. Giuseppe Grasser, lo voleva come suo segretario, ma, cedendo alle insistenze dell’arciprete Gasparo Gaspari e dei fedeli, lo lasciò a Lonato. Insegnò teologia dogmatica e morale ai chierici che, per ragioni di salute, non potevano vivere in seminario. Si dedicò alla predicazione. Nel 1831, in una missione a Como sostituì don Luca, che si era ammalato. Lo aiutò anche in una missione a Lonato. Diffuse la devozione al S. Cuore di Gesù, fu cappellano delle prigioni, direttore delle scuole elementari, coadiutore dell’oratorio maschile. Chiese al Farina di istituire a Lonato una casa di Suore Dorotee, per sostenere la Pia Opera, ma la fondazione non fu fatta: cf. vol. I, pp. 173-181.

Nel 1857 fu nominato economo spirituale di Lonato. Si spense il 5-3-1862: cf. [S. Cerebotani], Cenni della vita del Sacerdote Don Giuseppe Cerebotani curato di Lonato, cit., pp. 88.

Il Cerabotani conobbe Madre Rachele in casa della famiglia Passi: cf. doc. n. 34.



2 Della Pia Opera: cf. lett. n. 129.



3 Circa la fondazione di una casa a Lonato.



4 Il cognome fu modificato dal fratello p. Ignazio (Santo) dei Conventuali di S. Antonio di Padova, e dai nipoti, sostituendo la a della seconda sillaba con e (Cerebotani). Don Giuseppe si firmava Cerabotani.






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