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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima Elisa,1
Oh quanto mi ha consolata l’ultima
sua, scorgendo in quella ch’Ella era inebriata del piacere di potersi togliere
dal mondo e da tutto ciò che alletta, per vivere sola a solo coll’amabilissimo
suo e mio Gesù.
Fortunata la mia Elisa che, fedele
allo Sposo, seppe eroicamente sprezzare tutto ciò che non è Dio, per unirsi in
particolar modo a Lui.2
Coraggio, mia cara, e proverà quanto generoso Egli è con quelle anime, che con
magnanimità rinunciano a quello che la natura desidera.
Sì, per pochi sacrifici, Ella gusterà
un bene non conosciuto da quelli che vivono nel gran mondo. Il celeste Sposo la
condurrà nel secreto camerino, e colà la riempirà del suo santo amore. Non è
questo un particolarissimo dono? Ah! sì, per piccoli sacrifici, godrà un
anticipato paradiso, e vien Ella annoverata nel numero di quelle anime, che
sono l’ornamento della Chiesa.
Ho differito a riscontrarla, per
avere il contento di narrarle che abbiamo avuti i Santi Esercizi,
che ce li diede il R.do Co. D. Marco Passi; compiuti
questi, hanno fatto la professione 15 novizie, e due giovani
vestirono l’abito religioso ed entrarono in noviziato; io pure ho rinnovato i
voti.3
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Elisa, per carità, mi preghi dal diletto nostro
Sposo la grazia di non mai operare cosa contraria alla sua santissima volontà.
La lascio, mia cara, nei Cuori di
Gesù e di Maria ed in essi mi creda
Affezionatissima
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 21 7bre 1839
Alla Nobile Signora
La Sig.ra Contessa Elisa
Conti
Vicenza
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