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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Stimatis.mo e
Caris.mo Fratello in G.C.,1
Giunsemi la gentilissima sua
oltremodo cara e scorgo dalla stessa che il santo amore sempre più prende
possesso dell’anima sua.
Ah, caro Fratello, ragionevole è la
sua consolazione nel vedere anime a generosamente dare un addio a tutto ciò che
può farle inciampare nella via spinosa: egli è un ben giusto motivo! Vivono
nascoste sì al mondo, ma vivono per Iddio e di Dio.
Convengo che ai nostri tempi vi è una
grande necessità di assistere quelle anime che, redente col prezioso Sangue di
Gesù, potrebbero perire nel baratro dell’iniquità, se qualche anima
caritatevole non le sorreggesse.
Devo pure confessarle che, quantunque
vivissimo senta l’impulso di essere annoverata nelle prime fortunate anime, non
seppi dire una parola per resistere all’obbedienza, datami dai Superiori, di
rinnovare i voti,2 di
caricarmi per tre anni del peso di reggere questa Comunità che il Signore
sostiene. S’Egli lasciasse operare solo la povera Rachele, commetterebbe la
stessa molti spropositi.
Dai Sig.ri Co.
Passi avrà inteso che il giorno 19 corrente - 327 -
fecero
la professione 15 novizie, e due aspiranti vestirono l’abito delle Suore ed
entrarono in noviziato; io rinnovai i voti,3 per cui mi raccomando alla carità sua di pregare
e far pregare Iddio, acciò sempre adempiere possa tutto quello che vorrà da me
il misericordioso Iddio.
Abbiamo avuti i Santi Esercizi, che
ce li diede il R.do Co. D. Marco Passi, il quale mi andava
ripetendo che trovavasi in un santo sogno. Ei rimase sorpreso vedendo come
opera Iddio nelle sue creature.
Dica alla Sig.ra
Gabriella4 che si risolva di andare a vedere le Estatiche,
ed egli le tenga compagnia; ma guardi che ciò sia per la metà del prossimo
mese; così potrò avere il piacere di riverirli ambedue, avendo avuto
l’obbedienza di andare a prendere delle aspiranti per l’Istituto;5 così ottenni di poter, con quest’occasione, visitare le
Estatiche.6
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Io spero di essere a Trento la sera del 16 e
pernotterò in casa Zanzotti al Duomo. Via, caro Fratello, si risolva di andare,
onde ammirare le opere infinite della bontà del nostro caro Gesù.
Sospiro le nuove di ciò che disporrà
il Signore per le Adoratrici.7
Quel nido di angeliche creature lascia al mio cuore sempre più sentire veemente
il desiderio di essere a loro annoverata, benché nell’ultimo luogo. Non ci
vorrebbe che l’escludermi di Monsignor Vescovo, per essere persuasa che Iddio
non m’abbia a loro chiamata. Intanto ringrazio il misericordioso Iddio che
adoperi questo suo niente per l’opera sua.
Avendo l’occasione, favorisca
presentarmi doverosa con Monsignor Vescovo. Gli ricordi i sentimenti figliali
di gratitudine ch’io nutro per lui.
Dimani scriverò al
R.do Padre Casimiro;8 mi farò anche - 329 -
piacere di partecipargli le nuove sue, che gli saranno carissime.
La lascio nei Santi Cuori di Gesù e
di Maria ed in essi mi creda
Umilis.ma Serva ed
Aff.ma Sorella in G.C.
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 28 7bre 1839
Allo Stimatissimo Signore
Il Sig. Carlo Manziana
Brescia
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