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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Rever.do Padre,1
Giunsemi la sua lettera nell’atto che
qui eravi Sua Eminenza,2 il
quale ha dimostrato piacere che subito la leggessi, onde intendere lo stato di
sua salute.
Egli dissemi di tanto riverirla col
caris.mo suo fratello Sig. Conte D. Marco, ed aggiunse
d’indicarle che sente tutto il piacere in visitare questo Istituto.
Ha esternato i sentimenti più teneri
di Padre; ha trovato ch’erano riunite le Cooperatrici di S. Dorotea della
Parrocchia di S. Nicola da Tolentino; le ha eccitate alla santa
perseveranza,3 ed ha
cresimato 7 fanciulle.
Indi si è internato nell’Istituto.
Eransi riunite le Suore in coro; egli si è consolato con loro della grazia da
Dio ricevuta per la professione, ed ha promesso che, venuta la sovrana
approvazione, ritornerà per dare la Medaglia a quelle che si distingueranno
nell’osservanza delle Regole.
Non contento di avere usato tanta
carità, ha avuto la pazienza di chiamare la zia delle neofite,4 per indurla assoggettarsi a pagare per una delle
nipoti.
Ha visitato la scuola
esterna,5 dove ha
trovato un numero - 348 -
tanto grande di fanciulle che gli sembrò troppo
per quella Scuola, quantunque vasta sia. Delle interne si è mostrato molto
contento.
L’ho pregato di benedirmi
particolarmente, acciò col mio viaggio avessi a glorificare Iddio. Si
compiacque di questo e chiamommi dal Signore ogni benedizione.
L’Adelaide Maffei mi scrisse e
mostrami un cuor grande. Pare che venga, quantunque abbia contrari tutti, e
nulla le vogliono dare per ciò che sarebbe necessario; pure dovrò riceverla,
perché sono impegnata con Bassano.6
Mi scrive il R.do
Agostinelli che sarà bisogno dargli tre maestre, e non vi sono neppur le due.
Dice che ha convenuto con Lei di pagare per la terza. Preghi, adunque, che il
Signore mandi delle operaie.
Io non ho saputo che rispondergli,
perché attendevo ch’Ella avesse trovato qualche benefattore, ma di quelli che
realmente contribuiscano. Vedo che il progetto suo è andato fallito; sia
benedetto Iddio!
Mi sono riservata di rispondergli in
voce,7 quando ritornerò dal
Tirolo, affine aver tempo d’intendere cosa Lei promise, acciò non mi opponga a
quanto Ella gli disse.
Faccia grazia di scrivermi a Trento,
dove mi troverò il giorno 16 ed anche il 20 che sarò di ritorno da Capriana.
Le rendo mille ringraziamenti per la
ricetta che mi ha mandata, nonché per averci procurato il
R.do Padre Taeri8 - 349 -
e il Sig.
Preposto di Calcinate,9 onde possiamo avere i
SS. Esercizi.
La prego della carità di benedirci.
Piena di rispetto ho l’onore di dirmi
Umilis.ma
Dev.ma Obb.ma Figlia
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 7 8bre 1839
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto R.do Sig. Co. D.
Luca Passi
Bergamo
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