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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Stimatissimo Sig. Carlo,1
Con dolore ho inteso dal carissimo di
Lei fratello Teresio Casimiro2 ch’Ella sostenne una forte malattia. Ringrazio
il caro nostro Amore Gesù che l’abbia lasciato ancora un poco in questo esilio,
a maggiore sua gloria ed a vantaggio di tanti infelici che abbisognano della
sua persona.
Io mi figuro la di Lei gratitudine
pel sommo Bene, che con tanta carità lo visitò, affine di farle godere un
saggio di ciò che concede alle anime sue dilette, anzi rammentai che le Spose
sue privilegiate del Tirolo seppero ben pregare, perché glielo ho raccomandato
molto, e subito Ella esperimentò la bontà dell’Amato.
Ah, caro Sig. Carlo, se Ella si
trovasse al letto della Domenica Lazzari di Capriana, il giorno del venerdì, oh
come resterebbe preso da meraviglia!
Io l’assicuro che non iscorderò mai
ciò che ha sentito il mio cuore in quella stanza, la quale mi ha fatto
dimenticare la terra, per tenermi sol presente un Dio Crocefisso.
A Caldaro pure la ho raccomandata
alle orazioni della Mörl colla Sig.ra Gabriella;3 così ho ricordato tutte le Cooperatrici della Pia Opera. Colà ho
avuto la fortuna di assistere alla Santa Messa, che le viene celebrata in
stanza. Io era - 408 -
confusa e piena sentivami di divozione, per cui
rimproveravo la mia poca fede per la casa del Signore.
Da tutte le parti ho raccomandato
l’Istituto da noi desiderato,4
acciò, se piace al caro nostro Amore, possiamo vederlo con questo onorato.
Lascio di scrivere pregandolo della
carità di non dimenticarmi nelle sue orazioni.
La qui acclusa immagine è stata in
mano della Meneghina5 ed anche della Marietta.6
Se vede Monsignore,7 favorisca baciarle per me il Sacro Anello.
Piena di stima la riverisco unitamente alla cara sua
nuora8
Umilis.ma
Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 15 9bre 1839
Allo Stimatissimo Signore
Il Sig. Carlo Manziana
Brescia
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