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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Io crederei di far cosa contraria
alla santa umiltà, l’esprimerle ciò che penso, se non fossi interrogata.
Conosco l’ignorante che sono, ma riflettendo ch’Ella brama essere in cognizione
di quello passa nell’interno mio, mi faccio coraggio. Ad altro tempo Iddio si
servì di un’asina per far intendere al profeta la sua volontà, così pare
qualche volta si serva di me miserabile.2
In questo punto ho ricevuto una
lettera dalla Sig.ra Barbara Pagani, la quale lasciami
sentire il suo dolore per la freddezza con cui i Superiori suoi operano
riguardo all’esecuzione del progettato Istituto;3 per cui
disse loro che le maniere loro la decidono a non più pensare a questo.
Intesa questa risoluzione, si riunirono
tre Sacerdoti e risolsero di scrivere a Vicenza, per intendere dal Superiore di
colà se potranno effettuarlo.4
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Si lagna anche la Sig.ra
Pagani, perché nel suo passaggio ha lasciato sentire delle difficoltà che in
antecedenza non le aveva notificate.5
Adoro la volontà di Dio che dispose
ch’ella parlasse così, ma sembrami in questo caso che si poteva operare
diversamente.
La certezza dei mezzi di sussistenza
facilitare doveva l’esecuzione, perché unito al provvedimento trovano nella
Sig.ra Barbarina un’anima vestita dello spirito
dell’Istituto, per cui ella potrebbe sostenere la direzione. Dunque io dico che
bastava decidere così, che la Sig.ra Pagani venisse per qualche
mese, onde vestire l’abito delle Suore, ed intanto mandassero colà qualche
virtuosa Maestra. Oh! allora sì avrebbero potuto pensare al tempo della
fondazione! Non essendo poi al determinato tempo questa Casa divenuta Centrale,
poteva la Sig.ria V.ra interessarsi
presso il Sig. Professore Farina, onde avere da lui l’approvazione di Casa
Figliale di Vicenza quella di Lonato.
Ella potrà rispondermi che se viene
ad aver effetto ciò per parte di Vicenza, devo essere egualmente contenta. Sì,
sarò contentissima, ma temo che, venendo mandata la Sig.ra
Barbara in Vicenza, vada a vuoto ogni buon pensiero della stessa, e ciò per
quello ch’Ella già sa.6
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Preghi Iddio e compatisca, se ho scritto qualche
cosa contrario a ciò che devo. Ella operi quello che il Signore Le ispira.
Le bacio la sacra mano ed ho il
contento d’essere
Umilis.ma
Dev.ma Obb.ma Figlia
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 26 9bre 1839
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto R.do Sig. Co. D.
Luca Passi
Bergamo
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