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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Stimatissima e Caris.ma
Sig.ra Elisa,1
Ritornata dal Tirolo, ebbi più volte
desiderio di scriverle, ma per non contentare l’inclinazione mia, che
prontamente sente gli affetti per le creature, ho differito, affine di poter
offerire qualche cosa all’amabilissimo Bambinello Gesù, al quale prego la di
Lei carità, ricevuto che lo avrà, offerisca il mio freddo cuore, e Lo preghi ad
accenderlo del santo amor suo, cosicché, infiammato da questo, possa accendere
non solo i cuori delle mie Figlie, ma di tutte le Cooperatrici della Pia Opera.
Oh santa carità! perché non occupi
tutte le creature? Ah, troppo goderemmo in quest’esilio, se ciò fosse! Vuole il
misericordioso Iddio che in questa bassa valle combattiamo ed abbiamo il dolore
di vederci anche imperfette in così bella virtù, acciò più prontamente a Lui
ricorriamo, ed aspettiamo dalla sua infinita bontà ciò che è necessario, per
giungere a questa.
Ella, mia carissima, preghi tutte le
Sorelle sue di ottenermi ciò dal caro Bambinello, ed io miserabile mi unirò
alle mie buone Figlie a pregarle dallo stesso ogni benedizione.
La Tinotta Franzelli l’ho salutata
per Lei, e godette intendere il suo ben stare, ed anche la sua vestizione.2 Ella si conserva la buona Tinotta.
La lascio, mia cara, alla Capanna
colla cara nostra Mamma - 463 -
e col mio S. Giuseppe. Se scrive alla degnissima
sua Sig.ra Madre,3 mi presenti a lei doverosa
Umilis.ma
Aff.ma Serva
Suor
Maria Rachele
Guardini
Venezia li 22 xbre 1839
Alla Nobile Signora
La Sig.ra Elisa Contessa
Conti
nel Convento della Sacra Famiglia
Verona
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