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4. Lettera
di don Luca a don G. Antonio Farina.1
Molto Rev.do
Sig.re
Ho ricevuto la
preg.ma scrittami a Malè.2 Ne la ringrazio tanto.
Scrivendo a Monsig. Balbi non scriva che una3
di quelle, che dovevano andar a Venezia, sia ammalata; quando sarà il momento
se ne manderà una, e si dirà il perché.
In Tirolo vi sarebbero due Sorelle
ottime di molto talento sufficientemente instruite e con poco diventerebbero
Maestre, e che avrebbero 4300 lire vicentine circa per cadauna. Mi scriva
subito che allora si farà loro la proposizione, quando sia persuasa di
riceverle.
Nell’incontro della Missione di Malè
si è stabilita la pia Opera in una Valle intiera; non resta a desiderarsi che
di mettere delle case figliali da per tutto per sostenerla.4 Preghi e
faccia pregare che il Signore mandi mezzi e vocazioni.
La messe sarebbe abbondante. Da per
tutto piace il progetto delle case. Lasciamo fare al Signore.
Dica tante cose alle Suore a mio
nome, raccomandi loro una grande confidenza nel Signore ed una confidenza
somigliante a quella d’Abramo contro speranza. Si ricordi di me avanti al
Signore e mi creda
di
V.S.R.
Um.o
Obb.mo Servo
Se Luca Passi
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[1838]
T.p. Desenzano… – Vicenza 30
Giu.
Al Molto Rev.do Signore
Il Sig. D. Antonio Farina
Professore nel V. Seminario
Vicenza
Postilla
del Farina:
Risposto il 6 luglio che bisogna procedere
con cautela prima di decidersi a ricevere le tirolesi che anche per Venezia non
bisogna credere fatto ciò che ancora non è. Che passato il Mese si scriverà a
Venezia, e si saprà come stanno le cose.
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