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1. I genitori: Bartolomeo e Domenica Dal
Lago.
Dai coniugi Nicola Guardini e
Caterina nacque a Ragoli il padre Bartolomeo, battezzato il 30 gennaio
1776.2
Da un atto di battesimo risulta che
egli fece da padrino a Marco Antonio Leonardi, e viene detto di condizione
contadino.3
Il 4 ottobre 1804 sposò a Riva di
Trento (ora Riva del Garda) Domenica Dal Lago,4 figlia di Giuseppe Antonio5 e di Anna Maria Peratonerim.
La famiglia Guardini è a Preore
(Trento) già nel 1806, anno di nascita del figlio Illuminato. Non possiamo però
precisare quando vi si stabilì.6
Il paese di Preore, a m. 530 di
altitudine, è attraversato dal fiume Sarca, che ha causato varie alluvioni nel
corso dei secoli; nel 1772 travolse una ventina di case, parte della chiesa e
il campanile.
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La chiesa, dedicata a Santa Maria Maddalena,
venne ricostruita ed aperta al culto nel 1800. La decorazione interna fu
terminata nel 1806.
Dell’antica chiesa sono stati
conservati alcuni arredi (il turibolo, la lampada) e il fonte battesimale. Esso
porta scolpita la data 1742 ed è coperto da un bronzo lavorato.
La valle è circondata dai monti
Bastia (m. 1238), Amolo (m. 1332) e Provaiolo.
Nel Medio Evo Preore ebbe notevole
importanza. «Fu sede di Tribunale del
Conte Appiano a cui Preore, anche come Comunità, apparteneva nell’alto Medio
Evo; più tardi, fino al 1523, fu Foro del Principe Vescovo di Trento».
A Preore fino al 1797 «si riuniva anche il ‘Comun Generale’ delle Sette Pievi, cioè delle Giudicarie a cui era unita
anche la Val Vestino, ora bresciana».7
La famiglia Guardini era «una di quelle famiglie che vantano a
retaggio una fede patriarcale che indirizza la mente e sostiene il cuore in
tutte le fasi della buona e dell’avversa fortuna».
La casa «godeva di quella agiatezza che fa lieta la vita, permette di
soccorrere il povero, sovvenir la sventura […]; se
[…] era sufficientemente agiata, era anche liberalmente
benefica».8
Da Bartolomeo e Domenica nacquero a
Preore tre figli: Illuminato, Rachele e Irene. L’ultima figlia, Maria, nacque a
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Riva, ove la famiglia
Guardini si era trasferita per l’attività alberghiera.
Non si hanno elementi, per poter
determinare la data precisa del trasferimento. Forse esso avvenne verso il
1816, che è «ricordato per tutto il
Trentino come l’anno della fame: nelle Giudicarie, in particolare a Preore,
sarà stato certamente difficile e duro».9
I coniugi Guardini si distinguevano
per onestà, pratica religiosa e laboriosità.
Bartolomeo fu «sempre [...] non solo fervente cattolico,
ma ottimo sposo e padre affettuosissimo».10 Aveva un buon cuore.11
Domenica aveva soda pietà, criterio
e tatto squisito.12
Essi impartirono ai loro figli una
profonda educazione cristiana, alla quale concorsero il rigore del padre e la
dolcezza della madre.
Bartolomeo «uomo dalla tempra spartana [...] avrebbe sacrificata tutta la
prosperità de’ suoi affari piuttosto che esporre al minimo pericolo l’innocenza
dei figli».
Alle figlie «non era permesso [...] di accedere nell’albergo e neppure di
trattare con compagne che non fossero da loro ben conosciute come fanciulle di
costumi strettamente religiosi e morali».13
Il 6 novembre 1836 Bartolomeo si
spense a Riva per - 43 -
idrotorace.14 Le condizioni economiche della famiglia ne
risentirono molto.
Domenica sopravvisse al marito dieci
anni pieni di sofferenza, assistita dai figli Illuminato e Maria. Logorata dal
dolore e dalla malattia, morì a Riva il 10 settembre 1846, per
idrotorace.15
I figli, per la buona formazione
ricevuta, seguirono l’esempio dei genitori e furono ferventi cattolici. Rachele
e Maria divennero suore. Anche Irene abbracciò la vita religiosa, ma dopo qualche
anno la lasciò.
Di ciascuno diamo le notizie, che
siamo riusciti a raccogliere dai documenti e dal carteggio.
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