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7. Lettera
di don G. Antonio Farina a mons. Balbi.1
Monsignore Rev.mo
Sapendo quanto Ella, Monsignor
Rev.mo, sia caldo propagatore del bene, e quanto abbia a
cuore la diffusione della Pia Opera di S. Dorotea, e come si adoperi per
sostenerla anche procurando un modo di educazione coll’apertura gratuita delle
scuole per le fanciulle povere ed ascritte, volentieri acconsento si apra un
Istituto figliale delle Maestre di S. Dorotea a Venezia nella Casa del fu Don
Barbaro.2
Questa Casa figliale dipenderà
intieramente da questa a norma del Cap. 4°, parte 2a del nostro Regolamento
approvato da S.M. Imp. R. A.3 con Decreto 17 8bre
1837, e posto sotto lo speciale patrocinio di S.M. Imp. R.
Aug. l’augusta Imperatrice e Regina4
con lettera del suo Gran Maggiordomo5
del 4 9bre 1837.6
Perciò spedisco la Maestra Rachele
Guardini figlia di questo Istituto, la quale sotto la direzione e vigilanza di
Lei, Monsignore Rev.mo, a cui caldamente la raccomando,
reggerà la nuova Casa.
Spero che, conoscendo il bene grande dell’Istituto, S.
Em. il Patriarca7 vorrà
presto avanzare all’Ecc.o Governo - 495 -
la domanda per la regolare approvazione, e così
erigere cotesto Istituto a Casa Centrale.
L’ottimo Conte Luca Passi ebbe da S.
Alt. il serenissimo Viceré8
verbalmente l’assenso, perché io distaccassi questa Maestra e la spedissi a
Venezia. Da questa ottima giovine spero assai.
Ella starà sotto gli auspici e la
immediata direzione di V.S. Rev.ma, da
cui intieramente dipenderà.
Mi abbia Ella, Monsignore, per suo
devotis.mo, e mi ritenga estremamente obbligato per la
deferenza, ch’Ella presta a questo Istituto. Perciò porgendole i miei vivi
ringraziamenti mi do l’onore di segnarmi
di V. S.
Rev.ma
Umilis.mo
Devotis.mo Obbligatis.mo Servo
Don
Antonio Farina
Professore nel Seminario e
Direttore dell’Istituto
Vicenza dall’Istituto delle Maestre di S. Dorotea
9 Agosto 1838
T.p. Vicenza 9 Ago. – Venezia
10 Ago.
A Monsignore Rev.mo – Mons.
Rizzardo Can.o Balbi
Pro Vic.o Generale Arciprete
della Patriarcale
Venezia
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