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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume II. LETTERE 1838–1839.
    • DOCUMENTI 1838–1839. nn. 1–38.
      • 13. Lettera di Anna M. Marovich a Madre Rachele.
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13. Lettera di Anna M. Marovich a Madre Rachele.1

 

Viva Gesù viva Maria

 

Dilettissima Sorella

Era intenzionata di scriverle quando mi giunse la graditissima sua e fino ad oggi non potei mandar ad esecuzione il mio desiderio.

La ringrazio tanto tanto di avermi somministrato una nuova occasione di dar gusto al Signore, onorandolo nell’augustissimo Sacramento coll’Ora Eucaristica, e di lodare Maria SS.ma, aggregandomi alla compagnia del Rosario vivente. Subito che avrò trascritto il libretto, gliene farò la restituzione.2 Così pure la mia compagna la ringrazia e le chiede di ascriversi essa pure nel Rosario vivente. Io poi le partecipo che Sua Eminenza approvò la pia unione che abbiamo intenzione di formare3 e che presto saranno stampate le regolette da eseguirsi dagli aggregati. Allora le manderò tosto una copia, acciò possa farla vedere a tutte quelle che avessero intenzione


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di aggregarsi, ed Ella mi spedirà i loro nomi;4 così le invierò una stampiglietta per ciascheduna, e col primo di Novembre cominceremo a porla in esecuzione.5

Mia cara, Ella mi vide con piacere; io le sono gratissima, né posso dirle altro se non che fu reciproco il nostro gaudio. Volesse poi il Signore ch’io fossi grandemente accesa di quell’amor puro, verace, che il mio cuore desidera, ma invece comincio appena adesso ad amarlo. Mi rallegro intanto, sperando che questo amore si accrescerà e mi consola il pensiero ch’Ella amerà assai il nostro caro Gesù. Oh che bella cosa che potessimo consumarci tutte negli ardori di questa fiamma beata! Mia cara, lo preghi a concederci questa grazia, ed io lo pregherò di concederla a Lei. Se lo ameremo qui sulla terra, lo ameremo pure nel Cielo per tutta l’eternità. Che beatitudine sarà quella di possedere il nostro Amore, senza alcuna


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tema di perderlo o di disgustarlo! Oh Gesù, nostro amore, quando farete giungere questo bel giorno per noi? Ma frattanto che faremo? Vivremo tutte due nella piaga amorosa del Suo bel Cuore; dentro arderemo, ci affaticheremo per Lui, moriremo, lo spero, per violenza di amore. Esaudisca il nostro Amore questi pii desideri.

L’abbraccio, preghi per me ed ogni qual volta mi vuole, il Cuor di Gesù è la mia abitazione; in questo mi troverà ed io ci troverò ancora Lei.

Mi creda nel Signore

Sorella affezionatissima in G.C.

 





1 Minuta in ACPV. La lettera è stampata in A.M. Marovich, Lettere morali di una pia giovane, ed., parte I, cit., n. 73, pp. 155-156. Dal contenuto appare che destinataria della lettera è Madre Rachele. Probabilmente la lettera si riferisce alla fine dell’ottobre 1838.



2 Madre Rachele aveva molto a cuore questa pia pratica e ne curava la diffusione: cf. lett. nn. 85, 355.



3 La Marovich il 25-9-1838 aveva chiesto al patriarca Monico di poter «formare una spirituale unione» fra persone amanti di Dio. Ricevutone il consenso, il 24 ottobre lo ringraziò ed informò che la Pia Unione già contava 22 associate. Il numero delle ascritte crebbe sempre più; il 14 novembre   giunse a 105 e il 21 settembre 1839 a 1452. Madre Rachele aderì alla Pia Unione e ne divenne promotrice. Il patriarca Monico vi si aggregò all’inizio del 1840.



4 Il 6-11-1838 la Marovich scrisse al Canal: «a Teresa […] suggerii di andare […] da Balbi e condurre Suor Rachele in casa da Bettina […]. Così si fece e stetti con Suor Rachele dalle cinque fino alle 6 e ci saremmo state di più, se non avesse fatto scuro. Ho parlato più che ho potuto. Non so se abbia fatto il mio dovere abbastanza. Si informerà da Suor Rachele. Abbiamo parlato di tante cose che adesso non so renderle conto […]. Suor Rachele mi disse che giacché questo mese il giorno 31 non c’è, e perciò posso santificare quel giorno che più mi aggrada, santifichi il giorno 12 così sono assieme con Lei. Mi scriva, adunque, se mi permette di farlo. Essa deve mandarmi degli altri nomi, ma non lo fa così sollecitamente, perché vuole che queste sospirino per desiderio di ascriversi e così si mettano all’impegno di far pulito […]. Adesso siamo 61 […]. Regalai a Suor Rachele due immagini Sacre, ed una alla Sanfermo […]. Sr. Rachele mi disse di riverirla distintamente»: ACPV.



5 La Pia Unione aveva come scopo la riparazione delle offese al S. Cuore di Gesù, e chiedeva agli associati di «santificare un giorno in modo speciale una volta al mese»; suggeriva «alcune pratiche adatte a ciò» e «preghiere per la conversione dei peccatori»; spronava alla «imitazione delle virtù del Cuore SS. di Gesù».






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