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19. Lettera di don Luca al Farina.1
Viva G. e M.
Molto Rev.do Sig.re
Quanto le sono mai obbligato per
avermi anticipata una così consolante notizia!2
Io sono a parte del suo gaudio. Se bisogna fidarsi della provvidenza. Pareva un
po’ d’imprudenza comperare la casa senza fondo, ed in cambio ecco come il
Sig.re provvede.
Le raccomando (scusi della libertà)
di formare nelle Suore lo spirito dell’Instituto3 che ha da essere uno spirito di zelo, di obbedienza,
di rinnegazione perché tutto dipende dalle prime, perché le altre che verranno
si modelleranno sopra queste.4
Mi sembra che sarebbe bene che
Monsig. Vescovo scrivesse a Roma che egli per ora non cerca che l’approvazione
dell’Instituto, e non già delle regole come è stato fatto per le Fedeli compagne di Gesù del qual
Decreto avrà ricevuta copia da Venezia dalla Rachele,5 se no le scriva
che la mandi.
Qui le cose sembrano benedette, si è
dietro a far le missioni ed a stabilire la pia Opera in tutta la città.
Scrivo alla Rachele che sollecitino
l’approvazione dell’Instituto e V.S. favorisca dirigerla
nel modo da Lei sperimentato.
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Mi riverisca tanto il Sig. Rettore, il Sig.
Felice,6 la Sig. Superiora;7
mi saluti tutte le Suore e le figlie. Mi creda
di
V.S.R.
Um.mo
Obb.mo Servo
Se
Luca Passi
Ancona li 11 Marzo 1839
T.p. Stato
Pontificio… – Vicenza 17 Mar.
Al Molto Rev.do Signore
Il Sig. D. Antonio Farina
Professore in Seminario
Vicenza
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