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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume II. LETTERE 1838–1839.
    • DOCUMENTI 1838–1839. nn. 1–38.
      • 32. Lettera del vicedelegato provinciale Pascotini al Governo.
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32. Lettera del vicedelegato provinciale Pascotini al Governo.1

 

N. 23432/681

 

Eccelso I.R. Governo

Siccome all’arrivo del venerato rescritto di cod.o Eccelso Governo 28 Aprile a.c. N. 17230 Pub.a Istruz.e2 di cui si restituiscono gli allegati, nulla constava alla R. Deleg.ne Prov.le in via d’ufficio sull’esistenza di un Istituto delle Suore di Santa Dorotea in Venezia,3 così prima di versare sull’istanza di Monsignor Arciprete Parroco di S. Marco4 appoggiata dall’Eminentissimo Patriarca,5 e tendente ad elevare a Casa Centrale quella filiale eretta in Venezia sotto la dipendenza della Casa Centrale di Vicenza, si dovette invitare lo stesso Arciprete6 a precisare:

1. quando, con quali approvazioni, e con quale statuto siasi fondato in questa Città un tale Istituto nel locale a S. Andrea, già posseduto, e convertito in Luogo Pio privato di educazione dell’ora defunto Sacerdote Barbaro;

2. con quali mezzi si sostenga l’istituto, e quante persone contenga presentemente fra Maestre ed educande interne ed esterne;

3. sotto quale superiore direzione trovisi il medesimo;

4. quale debba essere la futura sistemazione e direzione della Casa Centrale, che si contempla, quale il suo regolamento, e quali i mezzi di sostenerla.


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Queste notizie si ebbero coll’originale rapporto 31 Maggio pp.° che si unisce.7

Se non che vedendosi citata l’autorizzazione di S. Em. il Cardinale Patriarca, e della stessa Altezza Imperiale il Serenissimo Arciduca Vice Re, si trovò opportuno di chiedere Copia delle relative lettere come pure un Esemplare del Regolamento o Statuto superiormente approvato per la Casa od Istituto contemplato.8

Si ebbe quest’ultimo col pure unito rapporto 31 Agosto pp.°, cui non trovaronsi però unite le dette lettere d’autorizzazione, poiché i relativi assensi furono (come dicesi) soltanto verbali.9 La R. Delegazione Prov.le, esaminato lo scopo unico ed essenziale di tale Istituzione, ch’è quello di educare povere fanciulle e di renderle più atte all’istruzione elementare, nonché di sorvegliare e dirigere la condotta delle fanciulle vaganti per le pubbliche strade, raccogliendone in determinati giorni ed ora alla dottrina cristiana e ad altre pratiche di religione, non può che applaudire alla pia Causa già attivata con Sovrano permesso in altre Città, e ciò tanto più in quanto perenne vi sarebbe la sorveglianza del Reverendissimo Ordinario, e che nessun sussidio vi occorrerebbe per parte dello Stato o d’altri pubblici fondi ritenuta già l’esatta osservanza delle vigenti prescrizioni per l’istruzione elementare.

Dall’I.R. Delegazione Provinciale

Venezia/Sagrado 30 settembre 1839

        p. l’I. R. Consigliere Aulico Delegato Prov.le

                                           assente all’atto della firma

Pascotini




1 ASV.



2 Cf. doc. n. 24.



3 Cf. doc. n. 25.



4 Cf. doc. n. 22.



5 Cf. doc. n. 23.



6 Cf. doc. n. 24.



7 Cf. doc. n. 25.



8  Cf. doc. n. 27.



9 Cf. doc. n. 30.






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