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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume II. LETTERE 1838–1839.
    • DOCUMENTI 1838–1839. nn. 1–38.
      • 36. Lettera del Cerabotani al Farina.
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36. Lettera del Cerabotani al Farina.1

 

M.o R.do Sig.re

Dalla sua lettera di risposta,2 che mi è carissima, e però Le sono obbligato della premura a rispondermi, intendo non esser sì facile l’aprire qui l’Instituto come si credea, e che il C. D. Luca Passi mi ha diversamente parlato da quello che Ella mi scrive. La faccio però riflettere che in Lonato esistono già le scuole femminili di due classi esercitate da tre maestre approvate ed esiste anche un appena nascente Orfanotrofio per le fanciulle abbandonate del Comune ove intanto vi sono tre fanciulle colla Direttrice, la quale è maestra di 2da Classe perché la scuola femminile minore si tiene nel locale dell’Orfanotrofio medesimo.

Ciò posto non vi è bisogno di aprire altra scuola femminile; e perciò l’Instituto delle Suore di S. Dorotea non si cerca per le Scuole, ma bensì per sostenere e propagare la Pia Opera di S. Dorotea3 che apporta maggior utile alla Parrocchia che le stesse scuole.4 Si potrebbe però ridurre la cosa alla semplice in questa maniera, che intanto si apra questo Instituto colla Direttrice, e con una che sia Maestra approvata per esercitarsi anche una scuola privata, ed unirvi una o due operarie per li servigi della Casa.

Potendosi aprire intanto la Casa figliale in questa maniera


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abbiamo una fondata speranza, ed anzi una quasi certezza, che fra pochi anni sia affidato alle Suore, e l’Orfanotrofio, ed anche la Scuola Comunale, perché delle tre Maestre in corso una a momenti domanderà la giubilazione, un’altra – cambiate alcune circostanze di famiglia – ha la disposizione di entrar nell’Instituto, e la terza si cercano occasioni per licenziarla, e così in progresso si hanno le più belle speranze di aver una Casa figliale fioritissima capace di somministrare soggetti anche altrove per molte ottime giovani che abbiamo disposte ad entrare nell’Instituto.

Ma le cose grandi di Dio in via ordinaria cominciano dal grano di senape, e col piccolo grano di senape vorressimo cominciar noi pure, ed ecco in qual maniera.

Manderemo una certa Alberti,5 giovane di circa 25 anni, alla Casa centrale, e questa nei sei mesi, che Ella scrive, colle cognizioni che ha, potrà essere approvata per due classi delle scuole minori di campagna, e far anche la sua professione.

Sono anch’io Direttore di Scuole Elementari, e conosco quanto sia sufficiente per le scuole minori di campagna.

Compiuti i sei mesi dalla Alberti, verrà per pochi giorni la Sig.ra Pagani, e vestirà l’abito, e farà professione; bisogna superare tutte le difficoltà, perché essa Sig.ra Pagani non può venire per sei mesi alla Casa centrale, e per li requisiti necessari non vi devono essere difficoltà, perché se avesse potuto trattenersi pochi giorni nella Casa figliale di Venezia, sarebbe stata vestita, ed avrebbe fatta la sua professione come ha detto alla stessa Suor Rachele vice Direttrice di quella casa.

La Sig.ra Pagani non vuole essere Maestra approvata; basta che sia vice Direttrice per sorvegliare etc. Così la Sig.ra Pagani e l’Alberti verranno ad aprire la Casa figliale qui, e


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per li servigi di famiglia avranno seco una o due operarie, e queste bisogna accondiscendere che facciano il loro noviziato nella casa figliale di qui.

Questo è il nostro piccolo progetto, e tutto quello che possiamo fare presentemente; di più non ci è assolutamente possibile, e La prego a far di tutto per poterlo secondare facilitando, perché trattasi di Instituto nascente, e di aprire una casa figliale in un paese, che sono quattordici anni da che avvi l’Opera di S. Dorotea; paese centrale, che può confluire al buon andamento, anzi al sostegno dell’Opera Pia nei paesi circondari.

Attendo però in proposito una risposta, che desidero affermativa, nella quale la prego a sapermi dire il minimo di tutta la spesa occorrente per mantenere una giovane nella Casa Centrale per sei mesi, e il minimo della spesa occorrente per la vestizione e professione.

Faccia Iddio che i nostri desideri sieno compiuti mediante le sue premure.

Con tutta la stima me Le protesto

                              Um.o Obb.o Servo

                                   D. Giuseppe Cerabotani Curato

 

Lonato li 3 xbre 1839

 

 





1 ASDV, A.I., b. 1827-1842.



2 Cf. doc. n. 35.



3 La stessa intenzione il rev. Agostinelli aveva per la fondazione di una casa di Suore Dorotee in Bassano: cf. lett. n. 76, nota 1.



4 Don Luca, scrivendo al Farina, aveva espresso il convincimento che, con la Pia Opera, si poteva fare un bene più «esteso» che con la scuolacf. doc. n. 33.



5 Paola.






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