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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Stimatissimo Sig. Carlo,1
Cosa è mai la creatura in braccio alle proprie passioni! Quante poche
Maddalene e Margherite penitenti si trovano! La pecorella, ricevuta con tanta
allegrezza e da noi tenuta con sommo piacere,2 ieri era smaniosa di sortire dall’Istituto,
per vedere il suo drudo.
Io m’opposi dicendole che, dal momento ch’ella giunse tra noi, fatto
avevo parola col Superiore3 del suo ingresso, per cui
non potevo lasciarla sortire che per rimpatriare.
Ella si tacque ed approfittò della notte per fuggire. Appese la stessa un
lenzuolo alla finestra e si calò, lasciando qui il suo cappello con de’
bollettini, dove ha impegnata la sua roba; ciò sarà tutto consegnato subito
alla polizia.
Ella può immaginarsi il nostro dolore; altro non ci resta che pregare,
acciò il misericordioso Iddio le conceda la grazia d’una vera conversione.
Sono certa ch’Ella e la piissima Sig.ra Gabriella4 soffriranno grandemente; ma che! dessi hanno
meritato, come salvata l’avessero, perché il misericordioso Signore è pagatore
anche dei desideri.
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La pongo
nei Cuori di Gesù e di Maria, dove spero d’essere da Lei qualche volta visitata
di
Lei
Aff.ma
in G. C.
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 9 Gennaio 1840
Allo Stimatissimo Signore
Il Sig. Carlo Manziana
Brescia
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