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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Cara Doralice,1
Dalla cara vostra intendo l’ardente desiderio che avete d’allontanarvi
dal mondo. Io ringrazio l’amabilissimo mio sposo Gesù che abbiavi fatto sentire
sì bella grazia; ma poco importerebbe ch’Egli vi avesse chiamata, se voi fedele
non corrispondeste; permettetemi adunque, cara, ch’io vi parli con libertà e,
giacché mi donaste il titolo di madre, io dirovvi come a figlia ciò che credo
per voi migliore, ricordevole della vostra vivezza (quantunque giovanile ella
fosse), la quale non lasciava mai scorgere che, ad altro tempo, vi sareste
sentita di tutta consacrarvi all’amante Gesù. Perciò non vorrei che la forza
veemente, che m’accusate, fosse l’effetto d’una fervida fantasia piuttosto che
d’una ponderata vocazione.
Pregate adunque, mia cara, l’Amante divino, acciò vi lasci chiaramente
conoscere quello che vuole da voi.
Intanto mi consolo che abbiate un mezzo affine d’impiegarvi a gloria di
Dio; esercitatevi con impegno e più di tutto cercate, mia cara, d’operare
quello che consiglierete alle vostre figlie, dalla carità del buon Gesù
raccomandatevi; vestitevi in particolar modo della santa umiltà e della mitezza
da Lui tanto insegnataci;2 soffrite con pace anche il
dolore di convivere nel mondo; procurate di tenere la vostra mente in Dio,
contentandovi di tutto quello che disporrà di voi. Egli vi aiuterà e farà di
voi molte cose, quando non vorrete che il - 30 -
suo volere. Cominciate adunque dal porre il
cuor vostro nella santa solitudine.
Vi prego presentarmi doverosa al R.do Sig. Parroco3 ed ai Sacerdoti di Calcinate;4
pregateli di raccomandare la povera anima mia a Dio Signore, particolarmente
nel Santo Sacrificio.
Dite a tutte le Cooperatrici della Pia Opera di costì5 che le saluto, e pregatele
di chiedere per me al caro Gesù tutto ciò che m’abbisogna, onde adempiere possa
fedelmente ai miei doveri. Ricordate loro che, quantunque lontana, sono a loro
vicina nel Costato di Gesù. In quel sacro forame possiamo trovarci tutte,
quando il vogliamo, e mi sarà caro, se colà mi visiteranno (anche in mezzo alle
loro occupazioni) al suono dell’Angelus
Domini, ch’è principio della giornata; mettiamoci colà ed al finire di
questa ritroviamoci ancora. Delizioso è il soggiorno! Speriamo, coll’aiuto di
Dio, di unirci a Lui, ch’è principio e deve essere fine della creatura, la
quale sta in mezzo.
Vi lascio, mia cara, nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria
la
Vostra Affezionatissima
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 14 Gennaio 1840
Alla Stimatissima Signora – La
Sig.ra Doralice
raccomandata al R.do Sig. Conte D. Luca Passi
Calcinate – Bergamo
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