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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 257
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Sorella Cara,1

Com’è buono Iddio! Egli, che da tutta l’eternità disposto aveva che la Marietta dovesse amare il mio Gesù, così per sua infinita carità sempre volle seguirla, benché nell’età sua puerile sentito avesse desiderio d’allontanarsi da Lui, per seguire gli allettamenti del mondo seduttore; ma ora sì che comprende la misericordia usatale.

Prendo maggior coraggio per accertarmi che, assistita dalla divina grazia, sarà in avvenire fedele a Lui; perciò spero non porrà limiti ad amarlo, benché la creatura sia limitata, pure userà ogni mezzo onde amarlo infinitamente; questo lo eseguirà, abbandonandosi intieramente all’amabilissima sua volontà, nulla volendo fuori di Dio; con questo modo diverrà infinito il suo amore, perché l’unione della sua alla tua volontà sarà quella che toglie ogni limitazione.

Non ti scordare adunque, mia cara, di quella secreta cella, che altre volte ti parlai; colà racchiuditi ad esempio di S. Caterina da Siena, e benché tu sii obbligata di trattenerti colle creature, in mezzo anche a loro tienti più che puoi silenziosa, onde rientrare nell’amata solitudine del tuo cuore, per ascoltare l’amantissimo Gesù; e t’assicuro che alla sua scuola imparerai quello che il mondo disprezza; quivi acquisterai la cristiana umiltà e fortezza per soffrire tutto quello che l’umana natura aborrisce; ed eguale ti manterrai per suo amore in ogni incontro.


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In questi santi giorni mi lusingo che più dell’usato eserciterai ciò che sopra ti dissi, e pregherai anche per noi, acciò Iddio ci doni una grande generosità in servirlo, promovendo l’opera che riguarda la sua gloria.

Bacia per me la mano alla cara Mamma,2 e pregala di benedirmi; saluta la cognata ed il fratello,3 e digli che ho eseguito quello che mi aveva commesso,4 ma mancami occasione per la spedizione; gli dirai pure di farmi avere la fede di battesimo, nonché una fedina politica, le quali mi sono assolutamente necessarie per subire gli esami.

Lo pregherai anche di scrivere un viglietto al R.do D. Gabriele Rosina, Cooperatore d’Isera di Rovereto, dicendogli che il R.mo Sig. Parroco dei Tolentini5 attende la risposta di quella lettera, che gli scrisse in data 13 Marzo.

Godetti del tuo miglioramento nello scrivere; spero che, crescendo nello studio,6 crescerai anche nell’amore di Dio.

Fa i miei doveri con chi tu credi per me, e ti lascio, mia cara, nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria

                                       l’Aff.ma tua Sorella

                                                      Suor Maria Rachele

 

Venezia li 26 Marzo 1840

 

Alla Stimatissima Signora

La Sig.ra Marietta GuardiniRiva di Trento





1 ASDR, reg. I [pp. 156-157].



2 Domenica.



3 Margherita e Illuminato.



4 Cf. lett. n. 204.



5 Don Carlo Gidini.



6 Cf. lett. n. 240.





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