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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Sorella Cara,1
Com’è buono Iddio! Egli, che da tutta l’eternità disposto aveva che la
Marietta dovesse amare il mio Gesù, così per sua infinita carità sempre volle
seguirla, benché nell’età sua puerile sentito avesse desiderio d’allontanarsi
da Lui, per seguire gli allettamenti del mondo seduttore; ma ora sì che
comprende la misericordia usatale.
Prendo maggior coraggio per accertarmi che, assistita dalla divina
grazia, sarà in avvenire fedele a Lui; perciò spero non porrà limiti ad amarlo,
benché la creatura sia limitata, pure userà ogni mezzo onde amarlo
infinitamente; questo lo eseguirà, abbandonandosi intieramente all’amabilissima
sua volontà, nulla volendo fuori di Dio; con questo modo diverrà infinito il
suo amore, perché l’unione della sua alla tua volontà sarà quella che toglie
ogni limitazione.
Non ti scordare adunque, mia cara, di quella secreta cella, che altre
volte ti parlai; colà racchiuditi ad esempio di S. Caterina da Siena, e benché
tu sii obbligata di trattenerti colle creature, in mezzo anche a loro tienti
più che puoi silenziosa, onde rientrare nell’amata solitudine del tuo cuore,
per ascoltare l’amantissimo Gesù; e t’assicuro che alla sua scuola imparerai
quello che il mondo disprezza; quivi acquisterai la cristiana umiltà e fortezza
per soffrire tutto quello che l’umana natura aborrisce; ed eguale ti manterrai
per suo amore in ogni incontro.
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In
questi santi giorni mi lusingo che più dell’usato eserciterai ciò che sopra ti
dissi, e pregherai anche per noi, acciò Iddio ci doni una grande generosità in
servirlo, promovendo l’opera che riguarda la sua gloria.
Bacia per me la mano alla cara Mamma,2 e pregala di benedirmi; saluta la cognata ed il
fratello,3 e digli
che ho eseguito quello che mi aveva commesso,4 ma mancami occasione per la spedizione; gli
dirai pure di farmi avere la fede di battesimo, nonché una fedina politica, le
quali mi sono assolutamente necessarie per subire gli esami.
Lo pregherai anche di scrivere un viglietto al R.do
D. Gabriele Rosina, Cooperatore d’Isera di Rovereto, dicendogli che il
R.mo Sig. Parroco dei Tolentini5
attende la risposta di quella lettera, che gli scrisse in data 13 Marzo.
Godetti del tuo miglioramento nello scrivere; spero che, crescendo nello
studio,6
crescerai anche nell’amore di Dio.
Fa i miei doveri con chi tu credi per me, e ti lascio, mia cara, nei
Sacri Cuori di Gesù e di Maria
l’Aff.ma
tua Sorella
Suor Maria Rachele
Venezia li 26 Marzo 1840
Alla Stimatissima Signora
La
Sig.ra Marietta Guardini – Riva di Trento
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