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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Sia benedetto il Signore, che si serve di questa sua serva inutile, per
promuovere l’opera sua.
Ella si ricorderà ch’io avevo narrato in voce di voler chiedere al Sig.
Parroco di S. Pietro in Murano2 la licenza di mettere anche
colà la Pia Opera, ma dal momento che ciò venne approvato da Monsignore3 permise Iddio che il diavolo ponesse sempre qualche
ostacolo, per cui non si poteva mai riuscire.
Difatti, la scorsa settimana, erami determinata di portarmi colà il
martedì, quando la sera antecedente fui nuovamente presa da febbre, così non
avrei potuto andare; ma [con] la persuasione che diabolica fosse l’opera, mi
vinsi, e benché mi sentissi ogni momento svenire, pure mi portai a Murano.
Pare impossibile, ed è vero! Tosto che ho col Sig. Parroco ragionato, e,
tolte quelle difficoltà che mostrava, venne deciso - 100 -
il giorno in cui si darà principio, e sarà
dopo le Sante Feste,4
io mi sono sentita meglio ed ho potuto, col consenso di Monsignore, trattenermi
dai Sig.ri Dalmistro a pranzo. Essi tanto la riveriscono.
Monsignore mi ha fatto leggere la lettera, ch’Ella gli ha favorita, e
tutte bramano che s’avveri ciò che dice.
Sua Eminenza mi fece sapere che il giorno 29 del prossimo mese verrà per
fare la visita pastorale. Lo stesso disse al Padre Confessore5 che gli spiace non aver tempo che verrebbe più
spesso.
Monsignore bramerebbe che la Sig.ria
V.ra si trovasse qui per il 29 suddetto. Io poi sarei molto
più contenta di ciò che di quello mi promise nella sua.
La prego di scrivermi in modo determinato, acciò possa rispondere quello
ch’Ella crede all’ottimo Monsignore.
Prego pure la di Lei carità farmi avere i privilegi pel tempo della
visita.
I libri, che mi ha commessi per Ancona, non li ho potuti trovare fin ora,
ma guarderò di nuovo, in ogni modo però scriverò al Sig. Direttore.
La scorsa domenica, sono stata alla predica del Sig. Defendi6 di Milano. La Chiesa era affollata, ma avrei voluto - 101 -
presenti tutti
gl’increduli del mondo. Egli provò la divinità di Gesù Cristo, ma con tal
chiarezza e bel modo ch’io ero stupita come una mente umana potesse così dire.
I Padri Gesuiti fanno le Sante Missioni; io ne spero grande il frutto.
Alla Tonina ho conceduto la grazia di portarsi tutti i giorni, e ciò in premio
dello sciogliere che fa quel suo naturale.
Questa ha poi l’obbedienza di scrivere quello che intende. Si vede un
prodigio della grazia in quello che ritiene. Il Padre Confessore ed il Sig.
Parroco7 dei Tolentini restarono
meravigliati.
Mi consolò molto il brano di lettera che mi ha scritto da Roma;8 abbiamo così sempre nuovi motivi, onde impegnarci ad
amare Iddio, per dimostargli la gratitudine nostra.
Colgo quest’occasione, per augurarle ogni bene per le S. Feste Pasquali,
con una continuazione di giorni, ma pieni.
Le bacio la sacra mano, e la prego di benedirci
Umilis.ma Dev.ma
Obbl.ma Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 16 Aprile 1840
Al Molto Reverendo Signore
Il
Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi a Terni – Romagna
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