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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Mia Cara Madre,1
Prima d’ora le avrei scritto per anticiparle gli auguri di felicità e di
benedizione in occasione delle Sante Feste Pasquali, ma mi sono riservata,
nella speranza di poterle personalmente baciare la mano.
Era fondata questa mia lusinga sulla certezza che, trovandosi il Sig. Direttore2 in questi giorni libero dalla Scuola, le avesse dato
coraggio ad eseguire la promessa,3 essendo la stagione favorevole; ma deluse restarono
le mie aspettazioni. Eccomi perciò ad effettuare quello che prima avrei fatto.
Io prego l’Amante Divino a volerla, nelle prossime Sante Feste, inebriare del
santo suo amore, per cui piena di questo accenda tutte quelle che alla di Lei
carità sono affidate.
Favorisca presentarmi doverosa al R.mo Sig. Direttore;
mi riverisca la sua Sorella4 e tutte anche le mie,
pregandole della carità di raccomandarmi a Dio Signore, acciò possa sempre
adempire la sua volontà.
Ero per dar fine a questa mia, quando ho sentito con piacere dal
R.do Sig. D. Magrini5 loro
nuove, che mi sono - 103 -
carissime;
ma sono restata sorpresa, vedendo ch’Ella non ha approfittato di così bella
occasione; perché non è venuta con sì buona compagnia? Perdoni, il desiderio di
rivederla mi fa passare i limiti della civiltà; a me non si compete, il
conosco, chieder i motivi dell’operar suo; solo dirolle che per noi sarà un bel
giorno, quello che potremmo baciarle la mano.
Mi faccio piacere narrarle che tra l’ottava di Pasqua vestiranno l’abito 3 giovani ed una professerà.6 Godo anche parteciparle che
il giorno 29 del prossimo mese avremo la visita pastorale di Sua Eminenza
l’ottimo Cardinale.7
Con tutto rispetto ho l’onore di dirmi
Umilis.ma
Obbl.ma Serva e Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 16 Aprile 1840
Alla Stimatissima Signora
La
Sig.ra Redenta Olivieri
Direttrice nell’Istituto delle Maestre di S. Dorotea a Vicenza
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