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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Mia Cara Sorella,1
Intendo dalla vostra cara lettera che la buona Serva del Signore di
Capriana2 è
stata gravemente ammalata. Ciò nulla mi sorprese, perché è ben certo che, nei
giorni di maggior dissipazione, Dio lascia alle anime amanti sentire maggiori
tormenti.
La buona Meneghina s’offrì vittima pei peccatori; Dio l’accettò, vuol
dunque la giustizia divina ch’Ella patisca, e noi preghiamole dal buon Gesù la
grazia della santa perseveranza.
Mi sarà caro, se piacerà al buon Gesù, avere ciò che vi scrissi,3 altrimenti adorerò la sua
santissima volontà. Se avete occasione, fatela salutare per me, raccomandandole
che preghi il buon Gesù consumare il cuor mio colla fiamma della sua santa carità.
Raccomandatele anche l’Istituto.
Vi faccio sapere che Sua Maestà [lo] approvò con Decreto del 18
gennaio.4 Ecco
nuovo motivo di ringraziare Iddio.
Voi bramate che dica al Sig. Conte D. Marco che vi scriva, ed io vi dico
che gli scriverò il vostro desiderio, ma nello stesso tempo lo persuaderò a non
sollecitare, perché credo piacerete più al buon Gesù se rileggerete le avute,
contentandovi di nulla volere, che possa soddisfarvi.5
Orsola mia, accertatevi che quanto più cercherete di privarvi - 113 -
di tutto, più
facilmente vi unirete a Dio Signore. Egli è senza dubbio ardua questa via del
nulla, ma per mezzo appunto del nulla giungerete al tutto.
Ho ricevuto lettera l’altro giorno, dove mi scrive che la Pia Opera si
estende per tutto in Roma.6 Vedete come è buono Iddio; ringraziatelo voi anche per me.
Salutatemi tutte le ascritte alla Pia Opera. Le vostre patriotte7 vi salutano, e si diportano bene. La Nicolodi prega
per essere vestita con Annetta; vedremo cosa disporrà Monsignore Balbi, nostro
ottimo Superiore.
Voi, mia cara, pregate, acciò il Signore loro conceda, col vestir
l’abito, di vestir il cuore.
I libri, che voi bramate, se avessi occasione ve li spedirei volentieri,
ma è difficile trovar incontri, perciò vi prevengo che dal Rasini libraio in
Trento li troverete. Riguardo al valore degli spediti, avete, mia cara,
soddisfatto, perciò nulla restavi a sapere altro che usare la carità di
raccomandare a Dio la povera anima mia.
La Micheli e Nicolodi vi pregano di salutare i loro, e ciò farete anche
per me. Salutate anche quelle persone, che voi credete, in particolare la
vostra cara famiglia
l’Aff.ma
vostra Sorella
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 17 Aprile 1840
Alla Stimatissima Signora
La
Sig.ra Orsola Casagrande a Cembra – Trento
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