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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 271
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverendo Padre,1

Ella bene conosce la mia immaginativa ed anche la miseria mia; perciò non le sia discaro, se incomodo la Sig.ria V.ra R.ma a leggere un opuscoletto,2 che venne stampato da poco.

Prima di risolvermi a fargliene la spedizione, ho pregato, per non lasciarmi trasportare da un sentimento che mio fosse, ma sentomi incoraggita da questo pensiero che male sarebbe nascondere a Lei quello che può danneggiare l’opera del Signore, giacché, qual altro Mosè, alla carità V.ra R.ma Dio l’affidò.

Sì, io lo credo dal Signore questo riflesso: Ella è propriamente altro Mosè! Ma che non sofferse questi nel condurre il popolo Ebreo? rimproveri dai suoi beneficati, ingratitudini le più nere, ed anche gli avrebbero tolta la vita, se in poter loro fosse stata l’esistenza sua. Perciò meraviglia non è se, incominciando da me, Ella è tanto poco corrisposto. Credo che questa sia la grazia più grande, che il buon Gesù dona allo zelo ed alla carità V.ra R.ma. Tante cose sopra questo punto mi piove il buon Gesù, che ai suoi piedi scrivo, che diverrei importuna per la prolissità.

Veniamo al librettino! Non posso intendere come si debba unire verità e menzogna; l’esercizio della carità non deve forse essere quello della verità? Come va adunque che la creatura


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si lascia molte volte illudere? Io credo che ciò dipenda dal porre una grande industria, per aver quelle cose che il buon Gesù promette, per soprappiù, a quelli che cercheranno la sua gloria.

Che avviene poi? Nell’atto stesso che questo fanno gli uomini, Dio infinita Verità s’oppone senza loro intendimento.

Oh! se la Sig.ra Cristani3 leggesse quest’opuscoletto, rinnoverebbe a Dio i suoi ringraziamenti per non esser qui venuta.

Ella, caro Padre, mi ottenga dalla bontà di Gesù la grazia di camminare la via della semplicità e verità.

Le bacio la sacra mano, e ciò intendo di fare anche col R.do Co. D. Marco, ed ho l’onore di dirmi

                                                           di Lei
Umilis.ma Dev.ma Obbl.ma Figlia

                                  Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia li 18 Aprile 1840

 

Al Molto Reverendo Signore

Il Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi
Roma





1 ASDR, reg. I [p. 167].



2 A. Magrini, Orazione per l’apertura della chiesa dell’Instituto delle Maestre di Santa Dorotea in Vicenza, cit., cf. lett. n. 269.



3 Maria Teresa.





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