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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Ho ricevuto la pregiatissima sua lettera, dalla quale intendo come Iddio
Signore benedice le fatiche loro.2 Siane Egli benedetto, e lo prego a sempre più
accrescerli nel santo suo amore.
Riguardo ai privilegi devo pregare la Sig.ria
V.ra R.ma d’esaminare ciò ch’evvi
d’improprio, per cui non possono essere adoperati, e la prego di far la dimanda
col di Lei nome, oppure con quello di Monsignore Balbi, mentre non si può
adoperare certo quello di un defunto.3
Ieri ho mandato da Monsignore, per pregarlo differire la vestizione delle
Tirolesi,4
attesoché trovavami a letto da qualche giorno per infiammazione, per cui mi
vennero fatte emissioni di sangue ed applicazioni di sanguisughe alla gola ed
anche al petto. Anche al presente insiste la tosse con dolori al petto ed alla
gola, ma egli, coll’autorità datagli da Dio, comandò che mi levassi, benché ne
sento incomodo, e così fu.
Questa mattina di buon’ora venne e fece la funzione con grande decoro. Ha
tenuto anche un discorso adattato allo spirito che devono vestire, per cui
erano molto commosse.
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Io spero
che, coll’aiuto di Dio, queste tre giovani lo glorificheranno colla fedeltà
nella vocazione loro.
La Felicita Slanzi ha scritto non solo per lei, ma anche per le sorelle
Oliva.5 Le ho
risposto6 che esaminino lo spirito loro,
e se si sentono essere vittime dell’obbedienza, che vengano, che
c’incoraggeremo l’una l’altra ad amare e far conoscere il buon Gesù; ma se non
si sentono questa generosità, che restino pure nelle loro famiglie. Troppo
importa questo; io so cosa fa soffrire le amiche della propria volontà.
La Moro è nuovamente deciso che partirà; la Teresa7
è trattata da bambina, così cammina bene.
Bacio ad ambedue la sacra mano. Ah, per carità, m’ottengano dal buon Gesù
tutto quello che m’abbisogna, per eseguire perfettamente la sua santa volontà.
Monsignore li vuol riveriti; ed anche il Padre Confessore8 ed il Sig. Dottore.
Piena di rispetto ho l’onore di dirmi
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 7 Maggio 1840
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto
R.do Sig. Co. D. Luca Passi – Roma
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