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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Mia Carissima,1
Ho sentito con dolore che il caro vostro fratello Sig. D. Bortolo abbia
sofferto degl’incomodi di salute, ma spero che siasi rimesso.
Io ho molte volte desiderato di trattenermi un poco con voi scrivendovi,
ma ritardai, onde potervi dar nuove del come sarebbe andata la Visita
Pastorale, che Sua Eminenza l’ottimo Cardinale Patriarca far doveva
all’Istituto.2
Bramavo anche potervi narrare com’era andato l’esame, che sostener
dovevano le Suore.3
Della Visita Pastorale vi dirò, a gloria di Dio, che il Sacro Pastore
mostrò sommo contentamento, anzi prima di partire dall’Istituto si espresse
alla presenza di tutta la Corte e del Clero Parrocchiale, che lo accompagnava,
ch’egli rimase soddisfattissimo, ed aggiunsemi la promessa di ritornare tra non
molto, cioè quando troverassi D. Luca in Venezia,4 che sarà il prossimo mese.
Anche gli esami sono andati bene, ed io più che ogni altra ho
esperimentato quanto è buono Iddio, con chi pone sua confidenza in Lui.5
Voi, mia cara, ringraziatelo questo Provveditore Divino e - 167 -
pregatelo, acciò ci
conceda la grazia di corrispondere a tanta carità, che sopra di noi tutto dì
spande; ed io vi farò quotidianamente pregare da queste mie buone figlie la
santa rassegnazione, acciò possiate, per mezzo degl’incomodi della salute,
tesservi una bella corona, la quale ripiena sia di pietre preziose ben lavorate
dalla virtù della pazienza.
Presentatemi doverosa ai vostri cari fratelli e raccomandate loro la
povera anima mia; fate loro anche ricevere i doveri della buona Maria
Rosa,6 la quale
stette due giorni senza potersi cibare, per timore degli esami.
Riveritemi chi credete. Vi lascio nei SS. Cuori di Gesù e di Maria, e
credetemi
Vostra
Aff.ma nel Signore
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 20 Giugno 1840
Alla Stimatissima Signora
La Sig.ra
Antonietta Zanzotti
Trento
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