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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Molto Reverendo Signore,1
Approfitto della bontà del Signor Conte Passi, nostro zelantissimo
Fondatore, per comunicare alla Signoria Vostra Reverenda che questa mattina Sua
Eminenza il Cardinale Patriarca2 ci ha onorate di sua presenza.
Egli ha ricevuto la rinnovazione dei nostri Voti; poi ha dato la Medaglia3 alle Suore. Aggiunse a ciò un
bellissimo discorso, adattato all’esercizio di carità, che ci aveva prestato, e
fu seguito da vari avvertimenti tratti dall’Apostolo al suo Tito,4
acciò pregiando la nostra Vocazione possiamo sempre più accenderci del santo
amore, del quale accese vinceremo facilmente quelle difficoltà, che la carità
di Gesù permette molte volte onde provare la nostra fedeltà.
Però, a gloria di Dio, le confesso che l’anima mia tanto desiderio sente
di vedere amato il buon Gesù che non vi è pena, la quale disposta non sia [a]
soffrire contenta. La sola cosa, che molte volte mi opprime, è il conoscimento
di mia miseria, che fammi temere di trattenere la mano di Dio a versare le sue
benedizioni sopra questo povero Istituto,5
ciò per la insufficienza mia.
Partecipai ai miei Superiori tale sentimento, e credettero - 189 -
comandarmi
disprezzare i timori, per soddisfare alla volontà di Dio.
Lei dunque mi preghi dal Signore quello [che] mi fa bisogno, affine possa
sempre bene obbedire, essendo questa virtù l’àncora dolcissima, che mi salvò da
tanti pericoli.
Pregola presentarmi doverosa con tutta la sua cara famiglia, ed alla
Tonina6 raccomandi [di] conservare la santa ilarità.
Piena di rispetto bacio sua sacra mano, supplicandola benedirmi
di
Lei
Umilissima
Devotissima Obbligatissima Serva
Suor Maria
Rachele Guardini
Dall’Istituto di S.ta Dorotea il dì 3 Agosto 1840
Al Molto Reverendo Signore
Il Reverendo Signor
D. Bartolomeo Zanzotti
Trento
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