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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Stimatissimo Signore,1
Non contenta la Signoria Vostra che sia debitrice a Lei di tanti ricevuti
favori, aggiungere volle sua bontà nuovi motivi per me di gratitudine.
Le dirò, adunque, che i libri ‘Convito Eucaristico’ speditimi sono a me
carissimi e ringraziai il nostro buon Dio, che abbia ispirato il Reverendissimo
Signor Arciprete a farlo ristampare.
L’anima in esso trova proprio
da nutrirsi d’un cibo confacente; così riceve lena per accarezzarlo ricevuto.
I dialoghetti del Signor D. Scandella2
ed i libretti, di cui altra volta Le scrissi,3 furono stampati costì
nella stamperia in S. Barnaba, e brama il Signor Conte D. Luca che li procuri
per sollievo ed istruzione delle fanciulle.
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Ringrazio
altresì Lei per avermi presentata la Signora Faustina Rizzotti spiritualissima,
coll’ottima sua giovane allieva.
Sarebbemi stato caro aver motivi d’assicurarla che tengo buona volontà
per favorirlo, mio carissimo Fratello in Gesù Cristo, ma il buon Gesù si è
piaciuto privarmi d’ogni mezzo, provvedendo intieramente la sua diletta sposa.
Benediciamo il Signore grandemente per essersi degnato chiamare a sé
quella sviata pecorella, che tanto ci fece sospirare;4 supplichiamolo
acciò nuovi lumi le infonda e così crescere possa nel santo suo amore, il quale
distruggerà tutto il male da lei commesso. Somma bontà di Dio!
Infinita pazienza!
Molte altre cose avrei a dirle onde glorificare il buon Gesù, che scelse
questo inetto istrumento, per fare trionfare la sua misericordia colle abbondanti
benedizioni, ch’Egli versando va sopra questo povero Istituto; ma lascerò al
Reverendo Padre Casimiro5 il piacere di ragguagliarla; solo dirolle ciò
che a me si compete per gratitudine a Dio.
Ricorderà Ella con quali condizioni accettai d’entrare in questo Istituto
e sa inoltre che i Voti non sono perpetui. All’avvicinare dunque l’annuo
termine, lasciai sentire ai miei Superiori quello che l’anima mia patisce, per
la veemenza con cui sono attirata alla solitudine, ma fummi comandato deporre ogni
pensiero, per seguire, dissero, la volontà di Dio manifestata ora nella vita
attiva.6
Quando Lei vedrà Monsignor Vescovo7
di costì, voglia presentargli miei ossequi e manifestargli quanto sopra Le ho - 197 -
significato, facendo
dichiari per sua bontà che cosa crede debba fare.8 Conosco ardito un
tal modo, ma spero essere dalla carità di lui compatita, perché non cerco
soddisfazioni, ma bramo fare la volontà di Dio sola.
La giornata terza del corrente, fu il giorno della rinnovazione dei Santi
Voti. Sua Eminenza l’ottimo Cardinal Patriarca li ricevette.9
Anche la Signora Faustina Rizzotti fu presente; le narrerà essa quanta
bontà possieda il nostro Sacro Pastore.
L’anima mia era proprio penetrata della grandezza di Dio e cognizione di
mia miseria; con espansione di cuore m’offersi vittima dell’obbedienza e sarò
pronta, colla grazia di Dio, esserlo anche per la carità, se questo vuole,
benché l’umanità mia ne sentisse tutto il peso.
Mi ottenga Lei dal mio Diletto quelle grazie di cui abbisogno, acciò
possa più strettamente unirmi a Lui.
Dica all’angelica Signora Gabriella10
ed a chi crede tante cose per me; in particolare poi mi raccomandino a Dio.
Piena di obbligazioni e di rispetto mi segno di Lei
Umilissima
Obbl.ma serva e sorella in Gesù
Suor Maria
Rachele Guardini
Dall’Istituto di S.ta Dorotea il 5 Agosto 1840
Allo Stimatissimo Signore
Il
Signor Carlo Manziana – Brescia
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