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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Mia carissima Teresa di Gesù,1
Se le occupazioni tue non permettono di trattenerti meco, per
ragguagliarmi come trovasi l’anima tua, soffrilo, diletta, in pace, facendo
invece più frequenti voli colla tua mente nel Costato dolcissimo di Gesù.
Questo bramo proprio che tu faccia in mezzo alle tue faccende; procura
colà riposare, quand’anche sii obbligata per dovere prestarti nella vita
attiva. Ricordati quello che l’amabile nostro Maestro disse a Marta, cioè di
non essere troppo sollecita in ciò che riguarda il temporale, essendo una sola cosa
necessaria.2
Godo vedere l’avanzamento, che hai fatto nello studio, e spero serviratti
a crescere nel santo amore di Dio, del quale desidero l’anima tua consumata; ma
perché ciò succeda, rammenterò alla mia Teresa (che assunse questo nome spontaneamente
nel vestire l’abito povero delle Terziarie di S. Francesco) la vera brama, in
quell’occasione mostratami, di voler vivere vita crocefissa con Gesù ad
imitazione della grande Serafina d’amore,3 che spesso chiedeva di
vivere patendo, oppure di morire.4
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Consolati,
dunque, quando hai motivi di soffrire, assicurandoti che vale più un momento di
croce, quando Iddio lascia sentire all’anima il pregio suo, che tutte le
dolcezze del Paradiso. Coraggio, mia cara, non paventare! Quando Iddio è con
te, basta ogni cosa.5
Bacia per me la mano alla cara Mamma,6 saluta il fratello e la
cognata7 ed anche chi credi.
Prega molto il buon Gesù acciò mi conceda la grazia di tutta consumare la mia
vita per la gloria sua.
Ti pongo nei dolcissimi Cuori di Gesù e Maria
la
tua Amorosa ed Affezionatissima sorella
Rachele
Dall’Istituto di S.ta Dorotea il
14 Agosto 1840
Alla Stimatissima giovane
La Signora
Marietta Guardini – Riva di Trento
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