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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Monsignor Reverendissimo,1
Ella sa ch’io avevo determinato visitare quest’oggi il Signor Cavaliere
Battaggia,2 onde adempire un dovere, pel dono che ci ha fatto delle
Regole; ma non ho potuto allontanarmi dalla stanza di Maria Rosa,3 pei
continui svenimenti che la colsero, particolarmente uno mi aveva posta in
timore di perderla e, benché la parte superiore ne ripetesse l’offerta, pure la
povera mia umanità, senza chiedere permesso, lasciava come pioggia cadere le
lagrime.
Gran che! conoscere il pregio della croce, desiderarla e poi, al momento
di rallegrarmi perché la carità infinita di Gesù mi favorisce, tanto sentire!
Ricalcitri pure la mia umanità, ma ripeterò sempre, colla grazia del mio
Gesù, che altro non voglio che il suo volere, benedicendolo in ogni evento.
Domattina, quando l’avrò ricevuto, pregherollo acciò mi conceda, se è
conforme alla maggior sua gloria, che domenica prossima l’ammalata si alzi per
adempire la sua volontà.4
Prima di tale giornata, spero ch’Ella farà la carità di venire a
benedirla.
Le raccomando la sua salute; abbia, la prego, fede in
S.ta - 217 -
Dorotea,
la quale m’assicuro ce la otterrà dal buon Gesù robusta, e ciò per compensare
in parte anche Lei di quello [che] fa in suo onore.
Bacio rispettosamente [la] sua sacra mano, pregandola benedirmi
di
Lei
Umilissima
Devotissima Obbligatissima
Serva
ed indegna Figlia
Suor Maria
Rachele Guardini
Dall’Istituto di S.ta Dorotea
Venezia il dì 18
Agosto 1840
A Monsignore Reverendissimo
Conte Rizzardo
Roberto Balbi
S.P.
Mani
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