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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Ho eseguito quanto la Signoria Vostra Reverenda m’impose. Sono stata dal
Signor Bressanini, per la casa confinante all’Istituto.2 Egli è
disposto [a] darcela, contento che la paghiamo quando potremo. Al Signor Barone
Cristani scriverò al più presto.3
Monsignore4 ha detto a
Sua Eminenza5 quanto Ella
brama. Ei rispose che non osa inviare una sua lettera per questo motivo a Sua
Maestà l’Imperatrice.
Caro Padre, la generosità, con cui mi sono al buon Gesù offerta,
bisognava fosse provata. Sia Egli benedetto, che mi concede la necessaria
fortezza per sopportare!
Nell’altra mia6 Le
dissi che ho Maria Rosa in letto, per aver presa una sconquassata di visceri
sopra un pero. La cosa continua seriamente. Il Signor Dottor Nardo7 ha bramato un consulto col Sig.
Professore Rima,8 il quale in questo momento l’ha visitata e ci ha
lasciate colla speranza che le cose andranno bene, ma con lunghezza di tempo.
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Ha
ordinato un’emissione di sangue con molte mignatte alla parte dolente del
corpo.
Io sarò contenta di tutto quello che il buon Gesù disporrà; ma voglio
che, la prossima domenica, venga nell’Oratorio nostro a Messa.9
Monsignore mi permise di questo chiedere al Signore, essendo egli
abbastanza convinto che Dio ciò permette per mostrare ch’io debbo affaticare e
non fare la poltrona, come loro credevano per la mia debile complessione
necessario.
Lascio, pregandola benedirci. Tutte si uniscono meco a baciare a Lei ed
al R.do Conte D. Marco rispettosamente la sacra mano,
dicendomi
Umilissima
Devotissima Aff.ma Figlia
Suor Maria
Rachele Guardini
Dall’Istituto di S.ta Dorotea il dì 19 Agosto 1840
Al Molto Reverendo Signor
Conte D. Luca Passi
Bergamo
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