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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Monsignor
Reverendissimo
e Padre mio benignissimo,1
Ecco il gazzettino! Ieri sera è stato il Signor Medico2 da Maria Rosa.3 Per un
poco ha parlato da scientifico, poi credo che, investito dallo Spirito di Dio,
cambiato modo rispose alle varie dimande fatte dall’ammalata.
«Dio è Onnipotente – disse –;
per prodigio ella potrebbe domenica4
portarsi ad ascoltare la Santa Messa; ed anche dimani, quando a Lui piacesse,
potrebbe passeggiare nell’orto, anzi questa sera medesima, volendo Egli,
potrebbe alzarsi».
Noti bene che nulla gli avevo detto di quello [che] coltiviamo in
pensiero!5 Sì, la bontà del
mio Gesù è infinita, perciò da Lui attendo proprio per mezzo di
S.ta Dorotea6
la grazia, che gli ho dimandata, e quantunque si lagni Maria Rosa dell’acutezza
dei dolori, pure la scorsa notte ha riposato più di quattro ore continue.
Questa mattina, ho ricordato al mio Gesù il sudore - 226 -
ch’Ella ha mandato ieri, per esercitare la carità di qua venire. L’ho pregato compensarlo per tutto quello che
fa.
Bacio rispettosamente la sua sacra mano, dicendomi
Umilissima
Devotissima Obbligatissima
Serva
ed indegna Figlia
Suor Maria
Rachele Guardini
Venezia dall’Istituto di
S.ta Dorotea
il dì 21 Agosto 1840
A Monsignore Reverendissimo
Conte Rizzardo
Roberto Balbi
S.P.
Mani
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