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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 332
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332

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Mia Carissima,1

Il nostro Gesù è proprio infinita carità! Egli non lasciò di soddisfare il mio desiderio, benché immeritevole conoscomi di ricevere grazie.

Ha veduto Ella medesima lo stato in cui trovavasi Maria Rosa,2 così maggior impressione le deve fare la sua momentanea guarigione.

S’impegni ora, mia diletta, pregarci dal buon Gesù la grazia di corrispondere a questo nuovo beneficio. Ci preghi tanto amore che le anime nostre, accese di santa carità, non abbiano mai a volere altro che il divino, sempre amabilissimo;


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e sia la nostra gloria nelle tribulazioni, sapendo che producono la pazienza.

Mia cara, la prego presentare miei doveri con tutti di sua cara famiglia.3 Cerchi di corrispondere per le mie obbligazioni, tenendosi allegra nel Signore.

Nei Cuori dolcissimi di Gesù e Maria dicomi di Lei

 

                                               Affezionatissima sorella

                                   Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S.ta Dorotea

25 Agosto 1840

 

Alla Stimatissima Signora Benedetta Dalmistro

Murano





1 ASDR, reg. I [pp. 207-208]. Benedetta Dalmistro nacque a Venezia il 9-4-1813 da Antonio e Maddalena Martinuzzicf. « Libro dei Battezzati», p. 230v, APSAV.

Da una sua lettera del 4-12-1849 (ASDR) alle sorvegliatrici ed assistenti risulta che lavorò nella Pia Opera della parrocchia dei SS. Maria e Donato in Murano fin dagli inizi. Fu sorvegliatrice e poi vice-anziana della compagnia di quella parrocchia: cf. « Pia Opera di Santa Dorotea stabilita nella Regia Città di Venezia», mss., aa. 1832, 1836, 1843-1851, ACPV.

Con testamento del 26-3-1855 (ASDR) lasciò il « locale di S. Mattia di Murano consistente in Ortaglia e Fabbricato» all’Istituto delle Suore Dorotee di Venezia, per la istituzione di una scuola di carità a favore delle fanciulle di Murano. Morì in Murano il 25-5-1855: cf. « Registro Morti 1833-1859», f. 82, n. 20, APSSMD. In una lapide sulla parete della cappella del beato Daniele, sita nell’orto attiguo alla casa delle Suore in Murano (Fondamenta Sebastiano Santi, n. 1), si legge: « Ecce nunc pulvere dormiam Benedicta Dalmistro». L’opera « Benedetta Dal Mistro» fu iniziata dalle Suore Dorotee nel 1856.



2 Sanfermo: cf. lett. nn. 321, 326, ecc.



3 Cf. lett. n. 67, nota 5.






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