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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Intendo dalla carissima sua che la mia buona Madre2 è nuovamente
visitata dal Signore. Sia Egli benedetto, che dispone tutto alla maggior sua
gloria e a bene nostro! Mi lusingo però stia meglio e ne godo in pensarlo.
Le Regole sono stampate. Ne diedi copia all’Eminentissimo Cardinal
Patriarca.3
Non ho risposto prima alla sua, perché volli portarmi dal Cavaliere
Battaggia,4 per intendere se aveva ricevuto la sua lettera, essendo
avvenuto un inconveniente, che mi è stato penoso. Ho anche in ciò adorato la
volontà di Dio, che volle provare la mia pazienza.
Sappia la Signoria Vostra Reverenda che, ricevuta l’acclusa di Lei, feci
avviar due Suore a portargliela, e ritornarono dolenti, accusando averla
perduta. Mandai tosto nella speranza di rinvenirla, ma invano.
Questa mattina ho parlato con lui, e m’assicurava non averla ricevuta. La
Signoria Vostra può immaginarsi qual dispiacere mi porta questa cosa, ma ci
vuol pazienza!
Voglia sua bontà spedirmene un’altra5
che non succederà più così.
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Favorisca
presentare miei doveri alla mia buona Madre, salutandomi le Sorelle. Piena di
rispetto bacio la sua sacra mano, pregandola benedirmi
di
Lei
Umilissima
Devotissima Obbligatissima
Serva
ed indegna Figlia
Suor Maria
Rachele Guardini
Dall’Istituto di S.ta Dorotea
il 27 Agosto
1840
Al Molto Reverendo Signore
Il Signor D.
Antonio Farina professore di Teologia
Vicenza
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