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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Molto R.do Padre,1
Sia benedetto il Signore, che mi ha tolta dal timore in cui mi trovavo
ch’Ella fosse incomodata; questo in me era succeduto dal lungo di Lei silenzio.
Ieri ho avuto lettera dal R.do D. Agostinelli il
quale mostra, nella stessa, di avere la mente sana.2 Egli mi ringrazia
per tutto quello che ho fatto per Bassano, e mi ripromette di fare quanto
potrà, perché succeda colà la fondazione delle Suore. Mi annunzia che attende
lettera dal Sig. Professore Farina,3 onde concertare la cosa.
A Don Partel scrissi,4 ma non ho avuto riscontro. Ebbi una
lettera da un Sacerdote Dalla Piazza,5 il quale faceva le parti delle
sorelle Oliva; e mostrano le stesse d’essere sdegnate colla Slanzi, perché non
lascia mai sentire una decisione, onde poter entrare nell’Istituto.
Gli risposi che già da molto tempo sono ricevute, anzi che di giorno in
giorno le attendevo.6 Io non oso biasimare la Slanzi, perché sta a
vedere se la poverina ne ha colpa; quanto - 324 -
più avanti vado, conosco il bisogno di nulla
decidere, fintantoché non si ha inteso ambo le parti.
Delle giovani, raccomandate a D. Ferrari7
non ho saputo altro. Pure, ieri, ho determinato di scrivere al Segretario
Vescovile,8 per intendere come va la cosa.
Ho esaminato la lettera, ch’Ella m’incluse, della giovanetta Mangili
Aurelia. Io nulla trovo in questa che possa animarmi a riceverla; solo veggo
una giovanetta che esprime il desiderio che sente di porsi in un luogo di
sicurezza, senza però esprimere grandezza d’animo.
Pare ch’essendo vicina agli esami, dovrebbe conoscere le discordanze,
quali osservo ne commette; questo mi fa calcolare limitato il suo talento, ma
in tutto ciò posso ingannarmi, così prego la Sig.ra
Contessa Elisabetta9
esaminarla, e quando la trovi adatta per noi la riceverò, purché abbia da
mantenersi i 6 mesi della prova, e che sia provveduta del corredo personale,
nonché per la stanza.
Questa indulgenza gliela concedo, quando la giovane venga subito,
altrimenti ricevo altra che mi venne offerta in Chioggia.
La prevengo che dovrà pagare una L. A. al giorno, perché in tal tempo
deve occuparsi a nuovamente studiare, onde passare anche qui gli esami.
Lascio per non attediarla, pregandola di presentarmi doverosa con tutti
della sua cara famiglia, ed ai R.di Sacerdoti di
Calcinate,10 ed alle orazioni di tutti mi raccomando.
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Piena di
rispetto le bacio la sacra mano
Umil.ma
Dev.ma Obbl.ma figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 24 Ottobre 1840
Al Molto R.do Sig.re
Il
R.mo Sig. Co. D. Luca Passi
Missionario
Apostolico
e Fondatore delle Suore di S. Dorotea
Bergamo
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