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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Molto R.do Padre,1
Oggi è stata Maria Rosa2
dal pellicciaio a vedere la cappa magna,3 che stanno lavorando, ed è
molto bella.
Le ha promesso garantirla, come le ha pur dato il qui accluso viglietto,
che a Lei spedisco, per regola.
Ho chiesto come si potrebbe fare per la spedizione, e mi ha detto che non
la dà fuori di mano, se Lei non manda apposita persona a prenderla, ovvero il
medesimo è disposto a portargliela, quando alla Sig.ria
V.ra R.ma non ispiaccia di spendere pel
viaggio un napoleoncino d’oro; altrimenti dice che non la garantisce.
Io sono in silenzio, perché obbligata da quindici giorni a star in letto,
per irritazione di ventricolo ed infiammazione di petto. Anche oggi mi sono
nuovamente applicate le sanguisughe.4
Godo della visita che il Signore mi ha fatta, ma perché mi vede troppo
contenta, ispirò Monsignore5
a darmi l’obbedienza di cessare questa vita solitaria. Attendo dunque
dall’infinita carità del Signore pronta, se a Lui piace, la guarigione.
La prego presentarmi doverosa alla mia buona - 351 -
Madre;6 mi saluti le mie Sorelle,
raccomandandomi alle loro orazioni.
Piena di rispetto le bacio la sacra mano ed ho l’onore di dirmi
Umil.ma
Dev.ma Obbl.ma serva ed indegna figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia il 13 Novembre 1840
Al Molto R.do Sig.re
Il R.do
Sig. D. Antonio Farina
Professore di
Teologia Pastorale
Vicenza
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