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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Illustre Signore,1
Tosto che intesi la malattia del suo Sig. Padre, il cuor mio prese parte
al dolore ch’Ella e le care sue Sorelle provano, e prego il buon Gesù a
volerglielo rimettere a consolazione loro, se ciò non s’oppone all’amabilissimo
suo volere.
Riguardo alla cara Teresina, io crederei bene (quando ciò non si
contraddica all’attuale situazione sua) ch’ella s’interessasse, nel tempo
presente, a studiare la grammatica ed anche l’aritmetica, onde rendersi più
presto capace di qui sostenere gli esami ed ottenere l’approvazione di Maestra.
Dico questo per veder così Lei alleggerita d’una parte della spesa, che
si è caricata per bontà del suo cuore. L’accerto però che, più presto ch’io
potrò averla nel numero delle mie buone figlie, mi sarà caro.2
Sono obbligatissima sì a Lei che a Sua Eccellenza il Gran Maggiordomo3 per la degnazione avuta di
presentare il nostro povero Istituto all’Eccelsa nostra Protettrice.4
S’Ella crede, l’assicuri dei vivi sentimenti di mia gratitudine per l’umile
officio dalla bontà sua esercitato.
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L’ottimo
nostro Superiore Monsignor Balbi m’impone di tanto riverirla e desiderarle ogni
benedizione, del che io pure prego il Signore a largire sopra di Lei.
Piena di stima ho il piacere dirmi
Umil.ma
Obbl.ma serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Venezia il 17 Novembre 1840
All’Illustre
Sig.re
L’Illustre Sig.
Tommaso Gar
Segretario di Sua Eccellenza
Dietrichstein
Gran Maggiordomo, ecc.
Vienna
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