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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Molto R.do
Sig.re,1
Più volte ho desiderato scriverle, ma sempre ho protratto nella speranza
ch’Ella mi dovesse annunciare d’aver fatto qualche nuovo acquisto. Difatti
sento dalla pregiatissima di Lei in data 16 dicembre che ha accettato le tre
giovani Baroldi Angela,2 Pedrotti Maria, Ballardini
Margherita.3
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Devo
confessarle che sento indistintamente per tutte le creature un amore così
grande che, assistita dalla grazia del mio Gesù, darei volentieri la mia vita,
per vederle ad amarlo; ma gioia maggiore del solito prova il cuor mio,
intendendo essersi dedicata al servizio di Dio una mia parente.
Ella colla carità sua le fortifichi e raccomandi loro di essere molto
generose col Signore, ed esperimenteranno ch’Egli non si lascia vincere da
nessuno in liberalità.
Riguardo alla Sig.ra Teresina Gar seppi da suo
fratello4 che, per essere
suo padre ammalato, è obbligata [a] prolungare la sua venuta.
Delle Oliva seppi da un Sacerdote, chiamato Dalla Piazza5 di Ossana, che desse tra non
molto intraprenderanno il viaggio di Venezia.
Riguardo alla stagione, quando il tempo siasi accomodato, credo migliore
quella in cui siamo per avvezzarsi senza incomodi a quest’aria per loro del
tutto nuova. Sarebbemi anche ciò caro, per vedere (se hanno talento) di
sollecitarle nello studio, acciò potessero sostenere più presto che sia
possibile gli esami, per poi lavorare liberamente nella vigna del Signore, che
tanti bisogni tiene.
Anche agli 11 del corrente, mi ha favorita l’Eminentissimo Cardinal
Patriarca6 altra lettera,
dove mostra la consolazione che l’anima sua prova pel bene che vede fatto per
mezzo di questo povero Istituto.
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Mi
procuro il piacere di farle tenere il libretto delle Regole,7 ma non
troverà in questo quanto sia stabilito fintantoché vengano approvate maestre,
potendo per questo disporre la Superiora.
Sono persuasa ch’Ella avrà saggiamente concertato, per cui io rispetterò
la di Lei incontrata parola. Quello, per altro, pagano è una lira austriaca
finché divengono maestre patentate; ma al loro entrare devono essere provvedute
del corredo necessario per la stanza; pel personale, i primi 6 mesi, potranno
indossare gli abiti che hanno. Indi corrispondendo, come spero, alla vocazione
loro, dovranno provvedersi del necessario per vestire l’abito delle Suore.
Qualunque sia la dote, dovrà prima dell’entrare nell’Istituto essere
stabilita. Desse conservano anche il diritto ad ogni eredità, quando
diversamente non abbia Lei promesso.
Lascio per non abusare della sua bontà, pregandole dal Bambino Gesù tutto
ciò che può avere bisogno per divenire un gran santo, di modo che, col passare
gli anni, scorra nell’anima sua abbondante la deliziosa rugiada del santo
amore, che le doni fortezza, onde operare grandi cose per l’amante nostro Gesù.
Rispettosa le bacio la sacra mano e la prego di ricordarmi nel Santo
Sacrificio e di benedirmi
Umil.ma Dev.ma
Obbl.ma serva
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 21 Dicembre 1840
Al Molto R.do Sig.re – Il
R.do Sig. D. Antonio Ferrari
Cappellano in
Duomo di Trento
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