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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Illustre
Sig.re,1
Per bontà del mio Gesù, anche in quest’anno sono giunta al suo spirare, ma
non cessa nell’anima mia il sentimento di gratitudine, anzi più che in altri
momenti spinge il cuor mio, acciò faccia seco Lei le dovute parti.
Le largizioni, che il generoso di Lei cuore altre volte impartì a questo
povero Istituto, fanno sì che, nell’atto ch’io auguro alla
Sig.ria V.ra Ill.ma
tutte le felicitazioni, l’assicuri essere Ella ricordata giornalmente al buon
Gesù, acciò largamente la ricompensi e sparga sopra di Lei le più copiose benedizioni,
le quali sieno non solo pel prossimo anno, ma per molti altri, che desidero di
cuore abbiano ad essere colmi per la Ill.ma
V.ra persona.
Colgo quest’occasione, per lasciarle sentire che Sua Maestà l’Eccelsa
Imperatrice Regina ci ha fatto tenere, che non è molto, una lettera per mezzo
del suo Gran Maggiordomo Dietrichstein, dove dichiara i sentimenti affettuosi
del cuor suo per questo povero Istituto.2
Anche Sua Eminenza il Cardinal Patriarca3
mi ha novellamente onorata, il giorno 11 corrente, d’una sua lettera e mostra
tutto l’affetto e la consolazione pel bene che vede fatto per mezzo di questo
povero Istituto. Ma nella piena di questi conforti mi visitò Iddio, togliendomi
nella persona del - 454 -
Sig.
Co. Francesco Revedin4 (che
improvvisamente morì di colpo apoplettico) un gran sostegno per le indigenti,
di maniera ch’io non so presentemente ove avere uno che in qualche modo mi
risarcisca di una tanta perdita.
Voglia il Signore Iddio muovere il di Lei bel cuore, e pronta sarà la sua
mano a farci sentire novellamente gli effetti della carità sua.5
Piena di rispetto per Lei, ho l’onore di dirmi
Umil.ma
Obbl.ma serva
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 29 Dicembre 1840
All’Illustre
Sig.re
Il Sig. Luigi
Polti Petazzi
Como
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