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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Eccellenza,1
Speravo, quest’oggi, di poter personalmente adempire seco Lei ad un
dovere, ma piacque al buon Gesù togliermi questo piacere, per cui tengomi
obbligata d’incomodare l’Eccellenza V.ra
Ill.ma con questa mia, onde augurarle ogni benedizione pel
prossimo novello anno e per molti susseguenti, che desidero sieno colmi per Lei
e per tutta la carissima sua famiglia.
Oggi avevo meco una figlia, la quale presentar volevo al generoso suo
cuore, acciò potesse Ella gustare il piacere di cooperare alla miglior sua
sorte.
Dessa è amabile per natura e da 7 mesi trovasi nel nostro povero
Istituto, dove ha molto approfittato, ma per sua mala sorte il padre, che ha
rinunciato per salute d’essere militare, s’ammalò nuovamente, per cui è necessitato
levarla dallo stabilimento, non potendo in niun modo corrispondere al
mantenimento dell’unica sua figlia.
Prima di determinarmi a riconsegnargliela, riflessi e trovo inconveniente
l’abbandonare questa giovanetta nei pericoli troppo vicini di perdere il fin
qui acquistato, per cui risolsi di chiedere per questa infelice la carità,
acciò possa continuare l’educazione sua, ma finora nulla mi è riuscito,
quantunque abbia fatto a me stessa violenza, onde giovarle; solo ebbi due
talleri.
Io l’accerto che troppo godrei, se potessi sostenerla senza - 456 -
incomodare gli
altri, ma non lo posso. Vuole il buon Gesù da me questa umiliazione, per dare a
qualche anima generosa la soddisfazione di fare un tanto bene.
Sarò contenta che l’Eccellenza V.ra sia la fortunata,
ed io gioirò, quand’anche una sola mezza svanzica al giorno assegnasse per la
stessa.
Lascio, per non abusare della di Lei bontà, pregandola d’attribuire il
coraggio mio alla persuasione, che tengo, di sua carità.
Piena di rispetto ho l’onore di segnarmi
Umil.ma
Obbl.ma serva
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia il 29 Dicembre 1840
A Sua Eccellenza
La Nobil Dama
Maddalena Papadopoli
Principessa Aldobrandini
S.P. Mani
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