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Viva
Gesù! Viva Maria!
Illustre Dama,1
Dalla pregiatissima di Lei in data 24
decorso intesi quanto sensibile Ella sia alla perdita che abbiamo fatto nella
persona del defunto Sig. Conte Francesco Revedin,2 per cui il caritativo suo cuore prontamente si mosse a
sovvenirci.
L’accerto, Illustre Donna, della
gratitudine mia ed anche delle mie buone Figlie, le quali meco la ricordano a
Dio, acciò la conservi a beneficio di tanti infelici, ed a maggiore crescimento
di sua santità.
Sento dalla carissima di Lei cugina,
la Sig.ra Marchesa Antonietta Lomellini, che il provvido
Iddio picchiò anche al generoso cuore del Sig. Polti Petazzi,3 il quale procurò a Lei nuovo
merito, accettando, per effetto di sua bontà, l’incomodo di farmi tenere le
milanesi £ 300.
Io credo che approfittare potrà dello
zelante nostro Fondatore Sig. Conte D. Luca Passi (il quale mi promise di qui
portarsi gli ultimi di questo mese, onde visitare il giardino suo e vedere se
l’agricoltrice tolse da questo tutte le cattive piante, e coltiva bene le
elette), quando ciò non sia alla Sig.ria
V.ra Ill.ma di troppo disturbo, nel
qual caso potrà servirsi della posta.
Ella mi conceda ch’io sia un poco
prolissa ed a gloria di Dio le narri avere grandemente affaticato, onde
togliere - 16 -
quattro fanciulle di condizione civile dalle necessità del
corpo, acciò potessero ricevere coll’educazione l’istruzione; ma ebbi lo
sconforto di null’avere, eccettuati due talleri da un gran signore, e quattro
da una pia dama. Quando, confidando in Gesù, mi sono risolta di ricevere senza
mezzi le due più bisognose, perché più avvenenti,4 nella speranza che la Divina Provvidenza manderammi
quello che abbisogna a queste creature; ed ecco che tosto esperimento della
Divina Misericordia i tratti.
Oh quante volte, presa dal rammarico
di non poter confortare tante infelici che colle parole, prego il buon Gesù a
spandere raggi di luce sopra i benestanti, acciò innamorati della carità
possano avere la dolce consolazione di togliere dal male tante anime, che
esposte si trovano per la mancanza dei mezzi.
Lascio per non abusare della bontà
sua, pregandola di presentarmi doverosa alle carissime sue cugine.5
Piena di gratitudine e di rispetto ho
l’onore di segnarmi
Umilissima
Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia li 11 Gennaio 1841
Alla Nobile Signora
La Nobile Donna Teresa Dugnani
Dama della Croce Stellata, ecc. – Milano
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